Un giovane algherese sulla cresta dell’onda

di Nino Monti e Carmelo Murgia

Ancora un bel riconoscimento al designer algherese Matteo Cappellazzo: Il Rat fur Formgenburg, massimo comitato tedesco per il design, ha inserito “Italia” fra i nominati dell’edizione 2018 del German Design Award, includendolo nella categoria riservata ai mezzi di trasporto e classificandolo come “prodotto dall’eccellente design”.

Di Matteo Cappellazzo e del progetto “Italia”,  Storie di Alghero si era occupata mesi fa; lo fa oggi riproponendo la sua storia, unendola ad un caloroso “bravo”.

PC DESIGN, Matteo Cappellazzo e Mattia Piro

Da bambino  Matteo giocava con le macchinine e i modellini di aereo, tutti super veloci e congeniali alle fantasie di chi “da grande” avrebbe voluto essere  un pilota d’aereo o di una super macchina da corsa.
Man mano che passava il tempo sono anche le barche che scivolano sull’azzurro mare di Alghero che iniziano ad attirare la sua attenzione.
Non soltanto le coloratissime Spagnolette, rigorosamente armate a vela latina,  che spesso si affrontavano in combattute regate poco lontano dai bastioni aragonesi, ma anche i super yacht che d’estate spesso facevano tappa ad Alghero.
Sono forse queste lussuose imbarcazioni con loro linee moderne, le dotazioni super tecnologiche, la cura che ne caratterizzava tutti i particolari costruttivi  che lo hanno influenzato e  indirizzato nel suo percorso di studi.
Maturità al Liceo scientifico  Enrico Fermi; successivamente, dopo aver accarezzato uno dei suoi sogni di bambino, diventare pilota di caccia militare, accompagnandolo con propedeutici studi in ingegneria aerospaziale presso l’università di Pisa, opta per l’iscrizione alla Facoltà di Architettura di Alghero, corso di laurea in Design.
Conclusa la triennale con la discussione di una tesi di laurea sull’allestimento interno di un super yacht il giovane Matteo affronta la specializzazione a La Spezia con il corso di laurea in Design Navale e Nautico dell’Università di Genova e del Politecnico di Milano.
Come da tradizione di questo peculiare corso di laurea, le offerte di lavoro non mancano e alcune possibilità si concretizzano fin da subito, portandolo all’attuale e formativo impiego presso la Novamarine di Olbia, cantiere navale famoso in tutto il mondo soprattutto per le caratteristiche innovative dei suoi gommoni ad uso civile e militare.
Ma nel frattempo e fin dai tempi degli studi di La Spezia, per il giovane architetto-designer Matteo Cappellazzo l’idea di misurarsi su un progetto tutto suo,  sul quale trasferire intuizioni personali ricche anche di importanti soluzioni originali è e rimane sogno ed ambizione vivi e tenaci.
Sacrificando molto del suo tempo libero, in compagnia dell’amico e collega Mattia Piro, fonda lo studio PC Design che partecipa a vari concorsi ricevendo molti consensi e riconoscimenti.
Dopo aver conquistato il Millennium Yacht Design Award 2016, nello stesso anno si aggiudicano il prestigioso premio Diporthesis, altra gara internazionale per giovani progettisti, per la categoria riservata alle imbarcazioni a motore.
La premiazione presso il Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, per la seconda volta, certifica le importanti qualità professionali del giovane algherese con il progetto “ITALIA”, un hyper yacht di 25 m. ricco di raffinate e originali soluzioni costruttive che Storie di Alghero ha l’orgoglio di presentare.
Italia è un’imbarcazione sportiva ed esclusiva, pensata e disegnata in ogni suo dettaglio, il cui nome è un chiaro omaggio al concetto di Made in Italy.
Il disegno esterno dell’imbarcazione si distingue per l’avanzamento verso prua della sovrastruttura e per la presenza delle massicce prese d’aria sulle murate. Lo spostamento della tuga da luogo a un ponte di coperta estremamente vasto caratterizzato dalla presenza di due finestrature, che si affacciano sulla sala macchine evidenziando i motori all’interno, e dotato di dotazioni idrauliche a scomparsa quali transformer, passerella e prendisole. Sulle murate sono presenti due coppie di portelloni ad ala di gabbiano che ospitano le moto d’acqua a poppa e verso prua consentono l’apertura degli spazi del living sotto coperta.
L’interno della tuga presenta uno spazio libero in continuità con l’esterno e la plancia di comando futuristica con il piano da carteggio e provvista di tre sedute ammortizzate.
Scendendo sotto coperta, il living si contraddistingue per la concezione aperta, moderna e innovativa degli spazi in cui cucina e salone si fondono in un open space nel quale a sinistra spicca una vasca idromassaggio che si oppone all’ampio divano a dritta e si affaccia sull’area bar che anticipa la vera e propria cucina.
All’interno della cabina dell’armatore trovano spazio il letto matrimoniale, un’ampia scrivania dotata di vanity e numerose armadiature. Attraverso la paratia poppiera si accede alla sala da bagno che ospita i servizi con WC e bidet, un doppio lavabo e l’ampia cabina di dritta dedicata alla doccia emozionale e all’hammam.
In cabina ospiti trovano spazio un letto a murata e le varie armadiature mentre il bagno è provvisto di WC, bidet e box doccia.
La zona equipaggio, dotata di accesso doppio su ponte di coperta e ponte inferiore, dispone di due letti singoli, di locale lavanderia e di bagno separato.
Particolare attenzione è stata rivolta alla scelta dei materiali e delle finiture così come all’adozione delle più moderne tecnologie di bordo.

Grazie ai due motori da quasi 2000 cavalli ciascuno e alle trasmissioni di superficie, questa imbarcazione di poco meno di 25 metri di lunghezza e 48 tonnellate di dislocamento può raggiungere una velocità massima compresa fra i 55 e i 60 nodi e una velocità di crociera di 46 nodi con un’autonomia di 425 miglia.


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