Associaciò “Lo Frontuni”

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Non sempre il trascorrere del tempo cancella le tracce del suo passato. Capita qualche volta, che, l’inclemenza del tempo e sopratutto l’incuria degli uomini, lascino qualche segnale custodito nella memoria recondita delle persone.

E’ successo così per la Madonna del Frontuni, collocata nei primi anni del secolo scorso in una cavità naturale nel complesso carsico del promontorio di Capo  Caccia.

Chi aveva l’opportunità di navigare in prossimità del costone roccioso, poteva notare, in fondo alla parete, ad una altezza di circa 6 metri dal livello del mare, le tracce di un manufatto in calce e cemento ormai corroso dal tempo.

Fu  allora che un gruppo di amici, legati dalla passione per  il mare, venne a sapere da vecchi pescatori che in quel sito, anticamente, era stata collocata un’immagine sacra raffigurata in piastrelle  di maiolica.

Le informazioni raccolte, tuttavia, non erano sufficienti  a risalire all’origine dell’icona e ai suoi autori.

L’intento del  gruppo era quello di riprodurne una copia e ricollocarla nella posizione originaria. Fu  allora che Roberto Barbieri,  appassionato naturalista,  rinvenne una vecchia fotografia, risalente probabilmente agli anni cinquanta, nella quale era raffigurata l’immagine di una Madonna con il bambino.

L’immagine  tuttavia non era completa; mancavano infatti alcune piastrelle, sicuramente staccatesi e cadute in fondo al mare. Da una ricerca effettuata da alcuni sub, non è stato rinvenuto alcun frammento.

 A giudizio degli esperti, il dipinto era di scuola napoletana,  collocato in quel sito dagli armatori campani che numerosi, da secoli, effettuavano la pesca del corallo nella costa nord occidentale della Sardegna, in particolare nel mare di Alghero.

Una copia della foto fu inviata ai Sindaci di Napoli, Torre del Greco, Torre Annunziata ed altri comuni del napoletano, allo scopo  di ritrovare la stessa icona onde poterla riprodurre e   ricollocarla nel sito.

Don Francesco Rivieccio, parroco di Torre del Greco, comune dal quale provenivano gran parte delle barche coralline, inviò, per il tramite di un suo parente residente in Alghero, una serie di icone raffiguranti la Madonna col bambino.

 Una in particolare, dedicata alla Madonna di Porto Salvo, rassomigliava come immagine e nei tratti pittorici a quella  inviata dal gruppo di amici tra i quali era compreso Carlo Pietro Solinas, detto Gatto, noto pittore  algherese.

 Gatto provvide a  dipingere l’immagine della Madonna e dare incarico ad un ceramista di Alghero, per la riproduzione in piastrelle di maiolica. Le stesse sono state incollate in una lastra di marmo fornita  dai fratelli Carmine e Raffele Cattogno, marmisti in Alghero.

 Il supporto ligneo ove è stata collocata una copia identica della sacra immagine che attualmente trovasi nel museo del mare, è stato  realizzato dalla falegnameria di Michele Mura , mentre la posa in opera , nel sito originario è stata effettuata dall’impresa edile Geco di Giorgio Marello.

Il giorno 29 di settembre 2011, muovevano dal porto di Alghero, un centinaio di imbarcazioni,  guidate dall’imbarcazione M/N Andrea Padre dell’armatore Enea Cardone.

 Giunti nel sito, si procedette , con una suggestiva cerimonia religiosa,  alla benedizione della immagine sacra, alla recita della preghiera dedicata alla Madonna scritta per l’occasione da Pere Lluis Alvau  e alla successiva processione intorno al sito, il tutto accompagnato dal festoso suono delle sirene delle imbarcazioni.

 Il giorno 20 di ottobre del 2011, presso la sede sociale M/N Andrea Padre, nella banchina dogana del porto di Alghero, si riunì il comitato promotore nelle persone di:  Enea Cardone, Antonello Marras, Antonio Carlo Muresu, Mauro Farinelli, Nino Monti, Gavino Delrio, Pietro Luigi Alvau, Carlo Catardi, Francesco Arras, Giorgio Marello, Carmelo Murgia, Carmelo Trova,  Antonello Bilardi, Antonio Usai, Fabio Saba e Roberto Barbieri, per procedere alla costituzione dell’Associazione denominata  “LO FRONTUNI” , all’approvazione dello statuto  ed alla elezione del Consiglio Direttivo, così composto: Presidente Enea Cardone, Vice Presidente Gavino Delrio, Segretario Carmelo Trova, Consigleri Antonello Bilardi , Carmelo Murgia, Roberto Barbieri e Carlo Pietro Solinas.

Lo scopo dell’Associazione,  come previsto dall’art. 2 dello statuto,  è quello di provvedere alle celebrazioni in onore della Madonna del Frontuni- Mare dels navegadors, assicurare la sua cura e manutenzione, onorarne la memoria e trasmetterla alle future generazioni.

 Tutti gli anni, l’ultima domenica di settembre, l’Associazione Lo Frontuni, provvede ad organizzare una processione a mare in onore della Madonna e depositare ai piedi della stessa un cuscino di fiori,  come atto di devozione popolare a protezione dei pescatori  e naviganti.

 Antonello Bilardi

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"bonita y bien assentada"