Carmen Usai, una donna arrivata dal futuro

di Nino Monti

Carmen Usai, classe 1930, una donna che sembrava arrivata direttamente dal futuro. Forse l’unico modo possibile per spiegare la molteplicità delle attività che seppe realizzare nel corso della sua vita nonostante le condizioni sociali delle donne fossero, in quell’epoca, tali da rendere molto difficili il perseguimento di qualsiasi delle loro aspirazioni e attitudini.

Era evidente sin da piccola che Carmen non si sarebbe accontentata di un ruolo minore in quella società fatta a ad uso e consumo del ceto maschile dove le donne, cui era negato anche il diritto di voto, dovevano pensare soprattutto a fare figli per inseguire il folle progetto di quel pazzoide che predicava “ gli otto milioni di baionette”.

Carmen infatti non mancò di manifestare, sin da bambina, i segnali premonitori di quelli che sarebbero stati in futuro gli interessi che avrebbe voluto coltivare. Gli interessi di una giovane donna intellettualmente libera, certamente contro corrente, desiderosa di decidere della propria vita.

Un desiderio che, sia pure con molte difficoltà, solo dopo molti decenni, sarebbe diventato patrimonio largamente condiviso e realizzato nel mondo femminile.

Un futuro che Carmen ha voluto anticipare misurandosi soprattutto nel campo dello sport dove la presenza della donna era, nel migliore dei casi, residuale.

Se è pur vero che Carmen non era arrivata dal futuro, apparivano comunque in lei i dati caratteriali e l’estrosità di suo padre Carluccio, uno dei migliori piloti sardi degli anni venti-trenta, imprenditore giramondo cui non mancava un certo “geniaccio” che Storie di Alghero ha raccontato nel servizio L’uomo che sussurrava alle macchine.

Carluccio Usai con la sua potente Alfa Romeo

Come la stessa Carmen ricorda in una recente intervista a Tuttomotori, il suo primo amore fu per le macchine e i motori da corsa avendo frequentato, da ragazzina, le prove delle gare automobilistiche del padre.

Alle gare partecipava con la madre, all’insaputa di papà Carluccio che era contrario alla sua presenza volendo evitare alla figlia la vista di possibili incidenti.

Copertina dedicata a Carmen Usai

Passione che nutriva anche per le motociclette: racconta Carmen nella citata intervista” prendevo la moto di nascosto e quando finiva la benzina la lasciavo in qualunque posto di Alghero. Mai mio padre pensò che che fossi io a fare certe cose, incolpava i miei fratelli che a loro volta si accusavano tra loro. Con mia cugina Bruna Sotgiu poi, sempre in moto, salivamo alla Scala Piccada e io le dicevo….abbassati….. correvamo proprio come Valentino Rossi “.

Carmen con la cugina Bruna Sotgiu

E’ probabile che i suoi fratelli, Antonello, Bruno, Marco e Cesare, che evidentemente non potevano non sapere, anche loro appassionatissimi di macchine e motori, preferissero beccarsi i rimbrotti del padre piuttosto che incolpare la sorella per la quale nutrivano chiaramente ammirazione.

Con l’amata motocicletta Carmen non mancava di partecipare, alla fine degli anni ‘40 e inizi anni ‘50, alle numerose gimkane che venivano organizzate in varie parti della Sardegna. Quasi sempre come unica concorrente donna, spesso faceva mangiare la polvere ai maschietti certamente non abituati a competere col gentil sesso e meno che mai ad essere battuti.

Diventa campionessa regionale della specialità e nel 1954 partecipa a Modena alla finale nazionale femminile del Trofeo Motociclistico delle Gimkane piazzandosi terza non potendo purtroppo disporre della sua Rumi ma disputando la gara con una Laverda offertagli da un suo ammiratore al momento della partenza.

Carmen vincitrice di una gara di ginkane

Ma il passo dalle motociclette alle macchine è breve: l’occasione giusta è la crono scalata Alghero-Scala Piccada del 1955 (Coppa d’Oro del Corallo). Grazie a una felice idea del marchese Franco Di Suni, avveniristica per quei tempi, la gara viene riservata alle sole “dame”.

Figuriamoci se poteva mancare Carmen Usai che gareggia nella classe 500 C ( classificandosi prima delle macchine di questa cilindrata) in una gara cui parteciparono oltre trenta concorrenti. La gara fu vinta dalla belga Gilberte Thirion, considerata a quei tempi la migliore d’Europa, con una Mercedes SL.

Carmen alla guida della topolino vincitrice della prima Scala Piccada 1955

Grandissimo risalto nei giornali dell’epoca che non mancarono anche di mettere in risalto le migliaia di persone presenti lungo i tornanti e i fragorosi applausi che accompagnarono la corsa della concorrente algherese lungo tutto il percorso.

Ancora Carmen al giornalista di Tuttomotori “ ricordo, come fosse un sogno, quando sono arrivata all’ultima curva della mia prima gara. Il pubblico attendeva la macchina partita un minuto prima di me. Invece, ho avuto il coraggio di sorpassarla in una curva pericolosissima, la gente si alzò in piedi entusiasta e io sollevai un braccio per salutare, che incosciente “.

Ma la Scala Piccada rimane nella memoria di Carmen anche per un episodio avvenuto pochi giorni prima della nascita del primo figlio “ ero un po preoccupata per le problematiche legate al parto, mi dicevano tutti di andare in ospedale cosa che feci non prima di prendere la macchina e fare i tornanti a tutta velocità. Fu uno sfogo liberatorio e la vista di un bellissimo tramonto servì a rilassarmi e andare tranquillamente in ospedale accompagnata dai miei spaventatissimi parenti”

Nel maggio 1956 partecipa alla Coppa Internazionale delle Dame di Como. Ecco come commenta la Gazzetta Motoristica la sua prestazione “ la bruna indiavolata Carmen aveva abituato la sua Topolino a camminare su due ruote. Ma la Giulietta nuova fiammante questa abitudine ancora non l’aveva. Dopo un inizio velocissimo la nuova Giulietta aveva uno scambio di idee con un muro. Eccovi la giovanissima pilota decorata con un bel cerotto dopo la brutta avventura”

Carmen dopo l’incidente di Como

Negli anni successivi partecipa con la sua Giulietta ai rallye della Sardegna e tra questi quello drammatico del 1959 corso sotto un vero e proprio diluvio di acqua.

Sempre nel 1959 e 1960 Carmen partecipa al 8° e 9° Trofeo Automobilistico Supercortemaggiore di Cortina d’Ampezzo. La grande novità e rappresentata dalla presenza della madre Angelina, classe 1910, al suo fianco come “navigatore” (o navigatrice ?), ruolo estremamente importante nelle corse in quanto anticipa al pilota caratteristiche delle curve e il modo migliore per affrontarle.

Un’autentica novità quella di un equipaggio formato da madre e figlia, ma assolutamente in linea con le passioni per i motori e lo sport in generale che ha coinvolto l’intera famiglia Usai, da Nonno Carluccio, ai figli e come vedremo in un prossimo servizio anche i nipoti.

Carmen con mamma Angelina

Ma la prorompente personalità di Carmen non si è solo misurata nelle gare con motociclette e macchine ma anche in varie attività sportive, ad iniziare dal basket.

Siamo nel 1946, immediatamente dopo la guerra che ha coinvolto Alghero anche con i tragici bombardamenti del 1943.

L’allora sedicenne Carmen è presente alla ripresa dell’attività sportiva della città partecipando ad una partita di Basket femminile con la squadra della Società Sportiva Alghero della quale diventerà prima brillante atleta e poi capitano.

Foto di gruppo della basket Alghero femminile

Nel 1954 finalmente la squadra, allenata da Franco Piras, potrà allenarsi e giocare nella nuovo campo realizzato vicino alle scuole elementari di via Cagliari (oggi occupata dalla Piazza dei Mercati).

Di quel periodo si ricordano i memorabili scontri con le tradizionali avversarie sassaresi, cagliaritane e le squadre romane in un importante torneo del 1957 a Cagliari.

Ma non è solo la pallacanestro a destare l’interesse di Carmen: con l’associazione sportiva Studium et Stadium di Sassari partecipa nel 1954 ai campionati regionali femminili di atletica. Manco a dirlo, pur essendo una esordiente, vince il titolo regionale di lancio del disco con mt. 26,99. Una specialità molto tecnica nella quale bisogna coniugare forza, velocità di esecuzione e stile nei movimenti.

Exploit che ripeterà nel 1956 nel meeting tra società sportive di atletica.

Il sorriso di Carmen dopo la vittoria del titolo regionale di lancio del disco

Ma un’altra passione meno conosciuta di Carmen è la scherma: ha frequentato da giovanissima il Circolo Schermistico Algherese gareggiando anche in diverse competizioni regionali.

Nel settembre 1956 ha avuto la soddisfazione di partecipare ad un importante manifestazione tenutasi ad Alghero nella stupenda cornice di Villa Las Tronas, presente la nazionale italiana di scherma in preparazione per i campionati mondiali che si sarebbero tenuti un mese dopo a Roma.

Sarà Carmen Usai assieme alle atlete algheresi Branca e Nannarelli a salire in pedana nel fioretto femminile.

Sin qui abbiamo parlato di Carmen come una donna decisamente competitiva come motociclista, pilota di macchine da corsa, schermitrice, giocatrice di pallacanestro, campionessa di atletica, una donna insomma dedita unicamente allo sport.

Niente di più sbagliato, Carmen si è esibita,a partire dal 1946 nel Teatro Civico di Alghero in una commedia musicale in algherese (Lu Sidaru, regia di Antonio Ballero) , a dimostrazione della sua grande versatilità che coniugava furore agonistico con la gioia del bel canto. I soldi raccolti venivano dati in aiuto ai soldati di ritorno dalla guerra.

Tra una curva affrontata a tutta velocità, un tiro da tre punti, il lancio del disco, un colpo di fioretto, il canto di una bella canzone algherese, Carmen ha avuto il tempo di diplomarsi presso l’ISEF in scienze motorie e affrontare una seconda vita come insegnate e allenatrice con uguale successo.

Ma di questo ne parleremo in una seconda prossima puntata.

Oggi, alla bella età di 87 anni, Carmen non ha dimenticato le sue antiche passioni: racconta il figlio Giancarlo “ quando viene a trovarmi nella mia azienda, a fine visita, sale sulla sua potente macchina e raggiunge il cancello d’uscita facendo pattinare le gomme”.

Aggiunge chi scrive: chissà, forse canticchiando “sono sempre io, Carmen Usai, la donna arrivata dal futuro”.

Nino Monti

Carmen Usai

Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai
Carmen Usai

Condividi sui social