Colonia Penale Tramariglio

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La fondazione di Tramariglio si inquadra in una serie di provvedimenti legislativi varati alla fine dell’800 con l’obiettivo di colonizzare, con investimenti pubblici e privati, vaste aree disabitate presenti in molte parti d’Italia.

In Sardegna, grazie anche all’impulso dato dal regime fascista, si dà inizio a una serie di bonifiche che interesseranno, tra le altre, Arborea e la costruzione di Mussolina di Sardegna, la bonifica della Nurra e la fondazione di Fertilia.

In Alghero alla fine degli anni ’30 nasce l’azienda Mugoni di Porto Conte specializzata nell’allevamento di cavalli e nella attività vitivinicola. Molti algheresi ricordano ancora il vino liquoroso Embarcador prodotto da quella cantina.

Sempre in Alghero, nello stesso periodo, i terreni della colonia penale di Cuguttu vengono conferiti nell’Azienda Agricola Maria Pia.

E’ in questo conteso politico economico che L’Ente Ferrarese di Colonizzazione realizza, nel 1938, la costruzione della colonia penale di Tramariglio.

Il progetto, redatto da Arturo Miraglia, ne prevedeva l’utilizzo per 20 anni da parte del Ministero di Grazia e Giustizia per poi avviare la sua conversione in un borgo agricolo e di pescatori.

Come giustamente scrivono Giorgio Peghin e Antonio Sotgiu nel libro LA COLONIA PANALE DI TRAMARIGLIO (Carlo Delfino Editore) diverse sono le particolarità di questa colonia. In primis il fatto che nasca sulla base di un progetto unitario offre l’opportunità di cogliere in modo chiaro culture e tecniche della pianificazione urbana e territoriale del primo novecento.

Ne sono testimonianza, notano i citati Peghin e Sotgiu, la monumentalità della chiesa, l’edificio del forno del pane con una pensilina d’impronta neo-futurista, le opzioni formali particolarmente raffinate adottate negli edifici residenziali.

La presenza di viali alberati, terrazze e pergolati esprimono l’idea di una città- giardino progettata  in previsione di una sua futura conversione in un borgo ad uso civile.

Com’è noto questo progetto non si realizzò: nel 1961 la colonia smise di funzionare e in parte semi abbandonata.

I fabbricati subirono nel tempo un inevitabile degrado sino alla costituzione, nel 1999, del Parco Naturale Regionale di Porto Conte nel quale fu inserito il villaggio di Tramariglio.

Compito del Parco è quello di predisporre un Piano particolareggiato per il recupero del patrimonio edilizio nel pieno rispetto dei valori storico-ambientali.

Nel 2007 si sono conclusi i lavori di ristrutturazione della cosiddetta Diramazione Centrale che ha preso il nome di Casa Gioiosa in quanto utilizzata per molti anni come colonia estiva per bambini e poi abbandonata.

Oggi questo enorme fabbricato a forma di ferro di cavallo ospita gli uffici del Parco, aree didattiche, laboratori e ambienti funzionali all’attività dell’ente.

Resta ancora aperto il recupero degli altri fabbricati.

 

 

 

 

 

 

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