Un’avventura continua, senza fine.

Una mattina di Aprile di quattro anni fa ricevetti una telefonata dal Comandante Antonio che mi chiedeva di vederci. Curiosa andai all’appuntamento. Ricevetti una interessante offerta di collaborazione a bordo della m\n Freccia di cui lui è l’indiscusso e mitico Comandante. Accettai, in fondo conoscevo lui e la barca, il tipo di attività che svolge, amo il mare in tutte le sue sfaccettature, mi piace conoscere nuove persone e chi più ne ha più ne metta.

Fu cosi che iniziai le mie avventure sulla m\n Freccia con Antonio. Senza fare tanta pubblicità, perché non ne ha bisogno, premetto che la m\n Freccia di proprietà di Antonio dal 1997 circa svolge attività di escursioni giornaliere con pranzo a bordo e tantissimi (ma veramente tanti) bagni tuffi e snorkeling. Il pomeriggio, dopo il rientro dalla gita, effettua una successiva escursione di un’ora e mezza per andare ad avvistare i delfini ed a fare ulteriori bagni, ma questa è un’altra storia.

Un simpatico amico si unisce per gustare gli antipasti offerti dal Comandante

Ricordo ancora una delle prime escursioni, non conoscevo bene la barca ma già la sentivo una parte di me, e cosi è stato fin dal principio, l’ho sentita un pò mia e mi ci sono affezionata subito. Arrivammo in una delle “nostre” solite calette  dove una volta dato fondo iniziammo i bagni e la routine giornaliera della gita. Chiaccherando con Antonio, in fondo ci si conosceva ancora poco, mi raccontò una storia particolare su una sua “bambina” di nome Elena. Costei è una murena, vive in una pozza d’acqua di cui non direi mai e poi mai la posizione esatta (ho giurato solennemente). Mi disse che ogni giorno da qualche anno, lui vai lì durante l’estate a darle da mangiare piccoli filetti di occhiate, l’accarezza e le parla.

Io da subacquea restai sgomenta, incredula gli dissi che non potevo crederci e che mi stava prendendo in giro. Lui, quasi offeso, mi disse che alla prima occasione mi avrebbe portato. Io in tono di sfida accettai. Così un giorno mi portò. Andammo “armati” di pesci da sfilettare, utensili per pulire questi ultimi e la sua macchina fotografica per documentare il tutto.

Non riesco a ricordare di essermi meravigliata così tanto in altre occasioni. Dopo qualche minuto di pazienza (io già volevo tornare un po’ sott’acqua a farmi i giri miei) usci questa “signorina” che in una frazione di secondo prese il pezzo di pesce e si ritirò nella sua tana. Gli dissi: Anto!! Ma allora è vero!!

Antonio e Elena

La parte secondo me più bella e romantica, è che non è una situazione che lui vive in solitaria come durante l’inverno, No, a lui piace condividere questo microcosmo con i turisti che ogni giorno porta con se. Le reazioni ovviamente sono varie, a partire da chi si spaventa nel vedere questo splendido animale a bocca aperta che mette in mostra le sue fauci. Quella stessa estate riandammo da Elena, ma non era sola, Infatti condivideva la sua piccola casa tra gli scogli con altri piccoli animaletti del mare. Tra questi sbucò una cicala di dimensioni veramente minime, un gamberetto che si poso sul mio piede e una piccola craba che rimase immobile sulle mai del comandante. Tutto questo venne documentato sia in formato video che fotografico.

Gamberetto

La cosa simpatica è che evidentemente lui ha la forza attrattiva su chiunque entri a far parte del suo mondo. Perché anche quando siamo in barca, non facciamo in tempo a dare fondo che subito arriva un gabbiano.

Ora non credo sia lo stesso gabbiano ogni giorno, ma chi lo può sapere. Questo gabbiano si posa in acqua a qualche metro dalla barca, ed aspetta che qualcuno gli lanci qualcosa da mangiare. Non si aspetta molto perché gli arrivano pezzi di antipasto o resti di pesce. Lo screanzato un giorno si è posato su una delle bitte di poppa. Chiamai Antonio ricevette un pezzo di formaggio. Ed a questo punto la “famiglia marina” si allarga.

Quando si dice: “mangio qualcosa al volo…”

Il pomeriggio, sempre di quello stesso anno, un giorno durante l’escursione dei delfini, una volta avvistato un piccolo gruppo di delfini, mi resi conto che uno in particolare amava nuotare sotto la prua. Poi arrivò un cucciolo di delfino a fianco.

Anche stavolta richiamai Antonio e restammo estasiati nel vedere che il delfino adulto andava e tornava sotto prua, ed era sempre lo stesso che con il cucciolo al fianco si divertiva con la nostra scia, e di tanto in tanto dava qualche colpetto di coda al piccolo come per dirgli di stare attento sotto la prua. Questo si ripete ogni anno, e credetemi se vi dico che non ho mai visto nessuno cosi appassionato nel vedere le meraviglie della nature come lo fa lui. È capace di trasmetterti tutta la sua passione per il mare e per il lavoro che fa con grandissimo talento e sapienza, e guai se non fosse così col lavoro che facciamo!

Simpatici compagni di viaggio

Lo scorso anno, eravamo al nostro bar (caffè Costantino) a prendere uno dei nostri caffè ed Antonio mi dice: Laura, sai che a fine mese verrà Osvaldo Bevilacqua a girare delle riprese per sereno variabile estate su di me e la murena? Come sempre non gli credo, non perché sia bugiardo, ma perché ogni tanto ci prendiamo in giro, e son più le volte che ci prendiamo in giro che quelle in cui siamo seri (per Fortuna). Qualche giorno prima della data stabilita, arriva il regista (quindi anche stavolta non mi prendeva in giro!) a prendere accordi su tutto quello che riguardava le riprese.

Guarda la puntata di “sereno variabile estate” con Antonio

Il giorno delle riprese c’è stato un via vai di gente, telecamere cavi, clienti, barche che accostavano, gommoni del diving coinvolti anche loro. Anche in quella occasione il comandante è stato capace di incantare Osvaldo Bevilacqua (che per fortuna sua ne ha viste di cose belle in giro qua e là) con tutte le sue creature e la sua immancabile simpatia.

In ultimo cito quest’anno.

Una mattina come al solito di punto in bianco mi dice: Laurè, sai che Osvaldo Bevilacqua ha scritto un libro e mi cita tra le varie storie? Ebbene, stavolta non ho detto niente e sono andata in libreria a chiedere. Il libro esisteva, l’ho prima sfogliato per verificare e poi l’ho acquistato. L’ha descritto nella sua vera essenza senza far mancare un po’ di comicità.

Tutto questo per raccontare di una persona che mi ha insegnato tanto davvero, sia di marineria che di vita, alla quale sarò grata per tanti motivi che non cito, per quel rapporto di complicità essendo costretti a condividere l’esperienza in due su una barca. Il comandante Antonio lo trovate tutti i giorni al porto sulle barche, andate a trovarlo e chiedetegli di mostrarvi i suoi video e le sue bellissime foto subacquee (dimenticavo di dire che si è anche appassionato alla fotografia subacquea che gli riesce anche molto bene), non esiterà ma anzi con orgoglio vi mostrerà il suo repertorio marino e magari vi offrirà anche una gita in barca se lo trovate in buona, ma lui è generoso quindi non ne dubito.

Guarda la galleria fotografica “Blu Mare”

Laura Pes di San Vittorio

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