Sagarineta: 100 anni di corsa

di Nino Monti e Carmelo Murgia

In tutte le città, piccole e grandi, ci sono sempre dei personaggi che in virtù delle loro qualità personali, professionali o più semplicemente umane diventano popolari, spesso simpaticamente popolari.

Normalmente i personaggi in questione vivono una vita “fuori dagli schemi”, poco inclini all’omologazione, insomma una vita da spirito libero che li distingue dalla massa delle persone troppo spesso ancorate alle proprie abitudini noiose e ripetitive.

A questa categoria di personaggi appartiene senza dubbio Angelino Aloi, noto in città col nomignolo di Sagarineta, uomo dai molteplici interessi e attitudini, innamorato sin da bambino della corsa, un runner ante litteram si direbbe oggi, ma anche con un animo da artista che coltivava con il canto della sua bella voce tenorile; due amori che condivideva anche con la passione per i gatti e cani sempre presenti nel corso della sua vita.

In questi giorni Angelino, per tutti noi ormai Sagarineta, ha festeggiato i suoi primi cento anni. Circondato dall’amore dei nipoti, pronipoti e trisnipoti cui si sono uniti i dipendenti del centro residenziale anziani di Calabona che lo assistono con particolare attenzione. Con l’occasione ha avuto modo di ricordare anche qualche episodio della sua vita che Storie di Alghero vuole riproporre in omaggio a un uomo che ha ricevuto dagli algheresi simpatia e molta popolarità.

Angelino Aloi per tutti Sagarineta, insieme alle nipoti Carla, Rosangela e Bianca Maria.
Sagarineta con i trisnipoti Valerio e Gaia, alle spalle la bisnipote Cinzia

Angelino nasce il 21 dicembre 1917, figlio di Vittorio Antonio (agricoltore di origine siciliana) e da Rosa Sanna, la prima ostetrica di Alghero, conosciutissima in città (cià Rosa la llavarora) per aver fatto nascere migliaia di bambini; il lavoro in campagna, come bracciante agricolo, sarà anche quello praticato dal nostro Sagarineta che si misurerà nella potatura e aratura di vigneti e oliveti, nel rimboschimento di Monte Doglia come addetto al rifornimento di acqua per le squadre di lavoratori, oltre naturalmente ad aiutare il padre nel podere familiare.

Rosa Sanna nota cià Rosa la llavarora

E’ proprio in questo contesto che da ragazzo che gli fu appioppato il nomignolo Sagarineta. Come già detto Angelino era innamorato della corsa che praticava (svignandosela) anche quando era chiamato ad aiutare il padre in campagna. E’ in una di queste occasioni che il padre Vittorio Antonio notando l’assenza del figlio chiede a un operaio dove fosse Angelino, ottenendo la risposta “ es annat a currì, es fuggit coma una saetta”. Il padre che evidentemente, date le sue origini, non conosceva bene l’algherese riferì l’episodio ” es fuggit coma una sagarineta”. La parola “saetta” evidentemente storpiata involontariamente destò l’ilarità dei presenti che non mancarono di riproporre l’episodio in più occasioni sino a diventare per Angelino il suo secondo nome, anzi il primo perché ad Alghero tutti hanno finito per conoscerlo come Sagarineta.

Gara dei 100 Km del Passatore, IX edizione.

Durante il servizio militare a Modena non mancava di correre anche se dopo qualche mese fu esonerato dal servizio per aver contratto la malaria.

Da adulto, tra un lavoro e l’altro utilizzando anche il giogo di buoi paterno per arature anche per conto terzi, ha modo di dedicarsi con maggiore frequenza alle sue passioni: la corsa e il canto; sempre più spesso lo si vede correre lungo le strade cittadine per poi dirigersi verso Capo Caccia o Scala Piccada, d’estate con in testa una bella paglietta. “A fè dos passez” rispondeva lui ai tanti algheresi che lo interrogavano, anticipando di decenni quello che ai giorni nostri è diventata una cosa normale, anzi si è arricchita di nuove espressioni: footing, running, jogging, di attrezzature che registrano le pulsazioni del cuore, le calorie consumate e decine di altre cose. Altri tempi, Sagarineta non ha comunque mai trascurato “gli attrezzi del mestiere”; l’acquisto delle scarpe da corsa ha sempre rappresentato una priorità, dotazioni necessarie per partecipare al meglio alle tantissime gare come tesserato dell’associazione sportiva “Atletica Nettuno” di Carlo Secchi affiliata alla FIDAL; in Sardegna negli anni settanta alle numerose edizioni della Sassari-Osilo e a gare di fondo a Cagliari, Sassari e Olbia; in Continente negli anni ottanta alla Bologna-Zucca (50 Km) e a diciassette edizioni della 100 Km del Passatore.
Nel 1984 alla maratona di New York .

Visto di ingresso negli Stati Uniti

Sagarineta, dal punto di vista atletico, era un fondista con un fisico adatto alle corse di lunghe distanze come le maratonine, maratone e le grandi classiche sui 100 km.

Ha iniziato la sua partecipazione alle gare podistiche da ragazzo, in pieno periodo fascista, risultando sempre tra i migliori. Una passione che non lo abbandonerà mai e che coltiverà sino ai 90 anni.

Questa attività sportiva che alternava ai lavori in campagna ha avuto anche momenti che hanno destato qualche preoccupazione; volendo partecipare a una gara a La Spezia, ospite della sorella Pinuccia che lo ha assistito nel corso delle diciassette partecipazioni alla gara dei 100 Km del Passatore a Faenza, per completare il suo allenamento nel tardo pomeriggio si è recato in una vicina pineta; avendo fatto tardi, in assenza di percorsi segnalati, causa la sopraggiunta oscurità, il nostro Sagarineta ha finito col perdersi.

Avvisati i carabinieri dai preoccupati parenti che non lo avevano visto rientrare, è stato rintracciato la mattina seguente e incassato il plauso dei militari che trovandosi di fronte un giovane di 80 anni hanno esclamato “ma lei ha le gambe di ferro”. L’ultima gara sui 100 Km l’ha completata  in 18 ore.

Sagarineta con la sorella Pinuccia
La Gara dei 100 Km del Passatore, edizione del 1988

Grazie all’interessamento meritorio dell’allora sindaco Carlo Sechi che ha sempre seguito la sua attività sportiva, la città volle premiare Angelino-Sagarineta contribuendo a sostenere le spese per la sua partecipazione alla maratona di New York (primo sardo nella categoria over 60). Si trattò di una bella iniziativa che gratificò l’interessato ma fu anche il giusto riconoscimento che Alghero gli manifestò per la promozione che per qualche decennio aveva fatto a sostegno dell’attività fisica che in tanti algheresi in seguito hanno praticato.

Sagarineta alla maratona di New York

Grazie a queste performaces Sagarineta viene notato dai media; giornali e televisioni lo intervistarono per conoscere meglio questo personaggio che corre in età avanzata ed è innamorato della lirica; lo stesso Maurizio Costanzo nella trasmissione “Dopo Cena” registrata, nei primi anni ’90, a Cagliari lo ebbe come ospite confermando la sua grande popolarità e simpatia.

Naturalmente non mancarono numerose presenze nelle TV locali (Tele Riviera del Corallo e Catalan TV) ospite di Franco Simula e Giancarlo Sanna.

Sagarineta con le nipoti intervistato dalla TV giapponese

Come già detto un’altra passione di Sagarineta era il canto grazie anche alla sua bella voce tenorile. Una passione che lo portò a prendere lezioni di musica dal prof. Nannarelli e di conoscere molte arie delle opere più note come Tosca e Rigoletto.

Naturalmente non mancò di cimentarsi anche nelle canzoni algheresi che cantava in tutte le occasioni, in compagnia di amici o in manifestazioni canore che si svolgevano in città. In particolare era affezionato alla canzone del compianto Pino Piras “Passa Gesù Crist”

Sagarineta recita a teatro Selva

Chi ha una certa età lo ricorda anche in aiuto a giovani innamorati che di notte si presentavano sotto casa delle ragazze desiderate e con le canzoni di Angelino speravano di aprire il loro cuore e accettare il loro corteggiamento.

Una tradizione ormai dimenticata che a volte produceva effetti positivi e in altre occasioni la reazione scherzosa dei vicini che tentavano di raffreddare i bollori degli innamorati con un “batil” (gavettone) di acqua.

Angelino cantava sempre e dappertutto, come ha detto Gian Carlo Sanna il suo palcoscenico era la città. Non a caso Franco e Angelino Ceravola gli hanno dedicato una bella canzone in algherese

Angelo Aloi “Sagarineta”

Era una talda al tramuntà del sol
i m’an anava quasi ansugat del fret
pe chel carrè che avisem del Calmen.
Un’armuniosa veu m’ha distrait
de ‘l che pansava
i è cumpres legu che cantava
Sagarineta una canzò de Pino. (Pino Piras)

“ Ma iò no pror so gran …” . I s’an anava (La canzone è “Passa Gesu Crist”)
a cheglia veu ne l’aria del carrè
preghiera parasceva i m’agrarava
de la putenta veu antrenda ‘l sentiment.

Eco un’artista legu è pansat
che no i ampolta arres de la munera
es nat pe cantà, ma achesta vira
no i ha dunat che un poc de gliumera.

Tambè vusaltrus Algaresus si antaneu
Angial Aloi cantant nel carrè
feuri un surris i un cumpriment
no costa arres i l’oma sa ‘l maresc.

Traduzione

Era una sera al tramonto
e me ne andavo quasi prosciugato dal freddo
per la via del Carmelo
Un’armoniosa voce mi ha distratto
dai miei pensieri
e ho subito capito che cantava
Sagarineta una canzone di Pino.

“Ma io non piango, sono grande” … e se ne andava
quella voce nell’aria della strada
sembrava una preghiera e mi piaceva
cogliere il potente sentimento di quella voce.

Ecco un’artista,
ho subito pensato,
che non ha interesse per i soldi,
è nato per cantare, ma questa vita
non gli ha dato che un poco di luce.

Anche voialtri Algheresi se sentite
Angelo Aloi che canta per la strada
fategli un sorriso e un complimento
non costa niente e l’uomo se lo merita.

testo di Franco Ceravola, musica di Angelino Ceravola

Passano gli anni e Angelino corre e canta; gira in bicicletta con il suo cane Bobby, un bel volpino che durante la corsa si aggrappa alle sue spalle con le zampe anteriori formando una coppia che non mancava di passare inosservata.

Abita in una casa del centro storico in compagnia di una decina gatti abbandonati raccolti con generosità e poi lasciati, prima di trasferirsi nella Casa di riposo, a incrementare la colonia di felini che staziona all’inizio del molo di sopra flutto.

Oggi Angelino è ospite nella struttura di accoglienza di Calabona, ben assistito dai dipendenti e seguito dall’amore delle nipoti Carla,  Rosangela e Bianca Maria Ginesu che non mancano di rendergli visita in tutte le occasioni possibili.

Sagarineta non corre più ma osserva sempre, con occhio competente, i tanti algheresi che si avviano lungo la strada per Bosa per tenersi in forma correndo; forse con qualche nostalgia per il passato ma certamente soddisfatto di essere stato un precursore che ha colto al meglio le opportunità del suo tempo.

Alghero, gennaio 2018.


Il 23 marzo 2018 Angelino ha lasciato questo mondo per trovarne un altro:
prima tappa un negozio specializzato dove comprare un bel paio di scarpe da corsa e, subito dopo, trovare un teatro dove esibire la sua bella voce.
Sagarineta, perfettamente a sua agio, si è guardato attorno, decisamente soddisfatto.


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Sagarineta

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