1985 progetto di ampliamento del porto

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Vista aerea del porto

Nel 1984 il Comune di Alghero chiese all’ Istituto per l’Assistenza allo Sviluppo del Mezzogiorno (di cui ero presidente dal 1983) di elaborare un progetto generale per il porto turistico di Alghero.

Nell’82, con i ministri Claudio Signorile, ministro Mezzogiorno, ed Enzo Scotti, ministro del Lavoro, avevamo elaborato e varato il progetto degli “Itinerari Turistico-Culturali” per utilizzare, valorizzandolo, l’immenso patrimonio culturale ed artistico del Sud. Il progetto fu affidato allo IASM per la sua realizzazione. Nominai due miei esperti per i rapporti col Comune di Alghero perché ritenevo che la realizzazione del porto turistico valorizzasse sia i siti archeologici che stessa struttura storico-artistica della città.

A distanza di oltre trenta anni le previsioni sono stata confermate ampiamente. Il porto di Alghero è fra i più belli ed importanti del Mediterraneo Occidentale. E’ decisivo che si tratti di un porto localizzato in contatto con una delle più suggestive città costiere italiane, ed era stata questa la ragione per cui avevo potuto inserire il progetto nel quadro degli Itinerari turistico-culturali e quindi finanziare interamente il costo della progettazione a spese dell’Istituto cui ero presidente.

E’ anche motivo di soddisfazione la scelta che avevo fatta in quegli anni di regalare alle amministrazioni meridionali progetti di sviluppo fatti dai migliori specialisti italiani -il Prof. Antonio Mazza e l’arch. Leopizzi- nella convinzione che quando una amministrazione dispone di un progetto di alto livello riesce quasi sempre a realizzarlo. Ero stato da sempre contrario a regalare soldi pubblici ad imprese private, prassi che, come si è visto, non ha generato sviluppo, ma decine di finte imprese che ottenevano alti contributi a fondo perduto, e dopo poco tempo chiudevano lasciando centinaia di disoccupati nel mezzogiorno.

Ad Alghero si era parlato di creare un nuovo porto a Tramariglio, Ma era un evidente errore perchè avrebbe svuotato Alghero della sua centralità turistica.

Quando il progetto fu pronto mi parve molto buono e mi incontrai col sindaco e la giunta, nell’ Hotel Carlo V, il 23 giugno del 1987 e regalai al Comune il progetto.

Qualche membro della Giunta obbiettava che forse 1.200 posti barca fossero troppi, ma era il risultato di una analisi di mercato fatta da un mio esperto francese.

Il sindaco fu totalmente d’accordo, e il progetto, con qualche differenza nella parte a terra, fu portato avanti. Quando un progetto e fatto bene è anche più facile trovare i finanziamenti.

Si trattava allora di uno dei maggiori insediamenti nel Mediterraneo Occidentale, molto bello perchè unito alla città ed ai suoi pregi architettonici che consentono ai turisti nautici una sosta molto più interessante delle solite “marine” obbiettivamente noiose.

E’ stato un successo, ed ora è addirittura insufficiente. Ma esiste, completamente abbandonato ed ancora non collaudato (ma cosa aspettano, la Befana?) un molo nuovo dove, con una serie di pontili, si potrebbero ospitare almeno un paio di centinaia di barche.

La manutenzione ed i servizi sono scarsi, i costi sono alti: dato che il progetto è stato un regalo credo di avere il diritto di chiedere una gestione più efficiente.

Andrea Saba

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