Franco Ceravola Rosella, Mes que un artista

Mes que un artista

di Giovanna Tilocca

Franco Ceravola  Rosella è nato ad Alghero il primo dicembre del 1940,  e lì ha sempre vissuto e lavorato. Il suo amore per l’arte è connaturato con la  sua personalità.

Sin dalle scuole elementari è sorta in lui la passione per il disegno. Più tardi ha iniziato a riprodurre con la matita i disegni di illustri pittori, come esercizio. Successivamente si è appassionato alla poesia, alla musica e al canto. Contemporaneamente l’approccio alla pittura è andato facendosi sempre più coinvolgente e l’interesse si è esteso alla scultura in pietra e legno.

Infine il gesso ha catturato la sua attenzione e lo ha condotto a studiarne le possibilità di lavorazione: bassorilievi, sculture di figura umana a tutto tondo, busti.

I vari linguaggi artistici si sono sviluppati sempre più, senza mai prevalere l’uno sull’altro. Si può dire anzi che si siano rafforzati ed affinati proprio in virtù di questa loro simbiosi.

Sentiamo ora come l’artista ricostruisce il suo percorso.

I MIEI RICORDI

Ripercorrere le tappe della mia scoperta del mondo dell’arte è come fare un tuffo nel passato, a partire da quella domenica 1° dicembre del 1940 quando sono nato.

Tra i miei primi ricordi vi è il bombardamento di Alghero al quale ho assistito insieme ai miei familiari da Villanova. Quell’evento ha ritrovato vita nella mia canzone “L’Alguer s’anzen”.

La musica è stata una delle prime forme d’arte che, insieme al disegno e alla pittura, hanno stimolato la mia creatività.

Ad Alghero si teneva una stagione lirica e mio padre, appassionato di opere, mi conduceva con sé a teatro. Così fin da bambino seguendo i dischi cantavo le arie delle opere alle quali ben presto si associarono le canzoni napoletane. Nelle mie origini c’è un bisnonno pescatore caprese e una bisnonna napoletana.

Nel dopoguerra Alghero si apriva al turismo e iniziavano a sorgere strutture che intendevano offrire agli ospiti svago e spettacolo. Feci parte come cantante del complesso degli Harlem che si esibiva nella rotonda di Villa Las Tronas realizzata per l’organizzazione di balli nel periodo estivo. Nel mio repertorio c’era Luna caprese, Guarda che luna di Fred Buscaglione, Io e Volare di Domenico Modugno.

È iniziato in quel periodo il mio sodalizio artistico con mio cugino Angelino Ceravola che suonava la chitarra. Con lui formavamo un duo che intratteneva i clienti della trattoria di via Minerva di zia Caterina Masu, madre di Angelino.

Nel 1957-58 Antonella Salvietti che dirigeva il coro dell’Azienda Autonoma di Soggiorno ha contattato Angelino e Giovannino Niolu perché cercava chitarristi per accompagnare il coro. Anche io feci parte del gruppo che eseguiva canzoni algheresi come Daspeltata, Ciù Franziscu, la Pastureta, A la vora de la mar, Ohi chi nas.

Bastianino Loi che faceva parte del gruppo aveva un amico che lavorava alla Rai di Cagliari e siccome la Rai alla domenica proponeva una trasmissione di canti sardi, Bastianino ha fatto in modo che inserissero in questo programma le canzoni algheresi. Il coro si recava a Cagliari per effettuare le registrazioni e le canzoni venivano poi trasmesse la domenica mattina.

Le chitarre suonate da Angelino e Giovannino erano del tipo sardo

Gli Harlem nella rotonda della Villa Las Tronas nel 1956. Alla tromba Tore Camerada, tra il fisarmonicista Antonio Cherchi e il cantante si vede Francesco Chessa (contrabbasso), il cantante è Franco Ceravola. Nascosto da Tore Camerada c’è il batterista Benedetto Balzani. Al sax c’è Antonio Cao direttore del complesso musicale.

Negli anni cinquanta, decaduta la festa di San Giovanni Battista, prendeva importanza la festa di sant’Agostino, quartiere che diventava sempre più popolato dai nuovi immigrati che giungevano in gran numero da altri centri della Sardegna.

La festa durava tre giorni, 26, 27 e 28 agosto e negli spiazzi tra le case venivano allestiti due palchi. Uno era destinato ai poeti improvvisatori sardi e l’altro era il palco delle canzoni algheresi. Allora i ragazzi volevano sentire le canzoni italiane e americane. Andava per la maggiore Paul Anka con Diana.

Dopo questi esordi la mia storia di cantante percorre una lunga strada che comprende serate musicali negli alberghi algheresi, nelle Cantine della Tenuta Serra & Mosca, e alla Stalla.

Negli anni 70 e 80 insieme ad Angelino ho tenuto corsi di chitarra nei locali adiacenti la Chiesa della Mercede. In quegli anni organizzavamo un festival della canzone algherese per i bambini. Partecipavano alcuni cantautori locali e così sono nati simpatici e allegri motivi musicali algheresi per bambini come Ciù Cicillu, La rateta mustaciura, Lo Ball Rurò …..

Festa di Sant’Agostino anni 50. Cantante Franco Ceravola, alle chitarre Giovannino Niolu, Angelino Ceravola e Franco Nicu.

Per la partecipazione ai festival della Canzone Algherese ho scritto numerosi testi musicati da Angelino, e a partire dagli anni 80 anche da mio figlio Enrico.

Infine in collaborazione con Angelino e con Enrico sono stati realizzati due CD che contengono canzoni algheresi della tradizione. Sono le “Canzonz del Carrè”, alcune dei primi del novecento, quelle che si cantavano nei vicoli per l’innamorata o per sottolineare i difetti del prossimo, nella migliore consuetudine del popolo.

Un’altra mia passione è la pittura. Fin da bambino eseguivo copie di immagini e illustrazioni per imparare a disegnare. In seguito, sempre da autodidatta, ho iniziato a miscelare i colori. Il mio soggetto preferito è il ritratto.

Autoritratto

Per un lungo periodo ho rivolto la mia attenzione alla civiltà neolitica e nuragica soprattutto nell’aspetto religioso e ho realizzato una serie di pitture che rievocano idoli e costruzioni sacre dell’Isola.

Nell’estate 1980 ho allestito una mostra nella Torre di san Giacomo sul tema “Presenze votive nuragiche”.

Ho anche sperimentato la scultura su legno e su pietra e alla fine degli anni Ottanta ho acquisito la tecnica della lavorazione del gesso alabastrino. Sono nate così diverse opere con soggetti tratti da bronzetti raffiguranti le maternità nuragiche e i guerrieri Nel 1990 ho presentato i bassorilievi eseguiti con il gesso in una mostra nella Torre di San Giovanni.

Dal bassorilievo sono poi passato al tutto tondo. La scultura principale a tutto tondo rappresenta il simbolo della vita: una madre in cinta, una figlia adolescente e un bambino. Ho inoltre eseguito la copia della statua di una ninfa della Domus Aurea di Nerone che si trova nel Museo Nazionale di Napoli.

Tra le mie espressioni artistiche c’è anche la poesia. Fin da ragazzo mi veniva facile tradurre in versi i miei pensieri e gli stati d’animo. La mia prima poesie risale al 1956. Ricordo che, come tutti i giorni, ero tornato da Sassari dove frequentavo l’Istituto Geometri e mentre pranzavo ho scritto “Com passa ‘l tenz” poesia in algherese.

Com passa ‘l tenz!

he vist lo rarogia muiensa

lentu lentu s’an anava quasi no vist!

Lu tenz s’an fugi

i no ‘l vaiem che passa

passan las horas, lus dias,

i mus trubem arrinta

de una nitara negra i senza fì.

Goc i durò trascurrim lentus

i lus mamentus de trument

che paresc non tenghin mai fì.

No, no ès ascì,

tot s’an passa quasi no vist.

Coma ‘l rarogia

che gira lentu

nì mai s’astraca

sa felma sol quant no hi ha mes colda

ascì la vira mia sa falmarà

quant cunsumiz lus ans de la fè

ma trubarè arrinta de una nitara

negra i senza fì!

Da allora ho scritto numerose poesie, e alcune sono state musicate. Tra le altre ricordo “Memoria 71” scritta nella tragica occasione della morte del chitarrista e amico Giovannino Niolu deceduto in un incidente stradale nel 1971 a soli 30 anni. La canzone ha ricevuto un premio nei Giochi Floreali del 1973.

Continuo ancora ad esprimere con i vari linguaggi artistici la realtà che mi circonda e che mi appare, oggi come ieri, ricca di colori, di poesia, di forme e di suoni.

Altre foto, poesie, articoli di Franco Ceravola sulla musica algherese in http://blog.libero.it/nonbasta/ http://alghero-ieri-oggi.blogspot.com

Opere di Franco Ceravola Rossella

Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
Opere di Franco Ceravola Rossella
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Opere di Franco Ceravola Rossella
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Opere di Franco Ceravola Rossella
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Franco Ceravola

Franco Ceravola
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