Gli Spara cazzate

Gli spara cazzate

di Nino Monti

E’ capitato a tutti, naturalmente anche a chi scrive, di sparare qualche cazzata. In questo periodo, tragicamente funestato dal Corona virus, sembra però che gli spara cazzate si siano moltiplicati seguendo in parallelo l’incremento dei contagi.

Hanno iniziato i virologi, o presunti tali, definendo il virus cinese niente di più di una fastidiosa influenza, seguiti da giornalisti, commentatori e umanità varia che sull’argomento hanno riempito per mesi le pagine dei giornali e i programmi televisivi.

Naturalmente non poteva mancare anche qualche cazzata parata a bruciapelo da alcuni politici, equamente divisi tra maggioranza e opposizione.

Aveva iniziato il premier Conte mandando nel panico gli italiani parlando di congiunti e affetti stabili nel famigerato decreto che disponeva una parziale apertura dopo essere rimasti bloccati in casa per settimane.

Seguiva il ministro Boccia che si presentava in tutte le televisioni con un a pettorina che riportava la scritta assistenti civici: un progetto, quello del ministro, che prevedeva l’intervento di 60.000 volontari, scelti Dio solo sa, per far rispettare il distanziamento sociale in epoca Covid-19. Progetto rapidamente ritirato dopo una serie di pernacchie provenienti da tutto l’arco costituzionale.

Il ministro Boccia

Imperterrita, e non priva di coraggio, il ministro dell’Istruzione Azzolina, in un periodo di totale scuole chiuse, decretava che “lo studente non è un imbuto, da riempire di conoscenze. E’ ben altro”, scatenando nel mondo il quesito se un imbuto può essere riempito. Il miliardario americano Bill Gates ha promesso un assegno di 100 milioni di dollari a chi dimostrasse questa possibilità. Fisici e matematici di tutto il mondo sono al lavoro.

La ministra Azzolina con il premier Conte

Poteva mancare in questo appassionato dibattito il nostro Gigino Di Maio? Evidentemente no. Appreso che la Commissione europea aveva stanziato 750 miliardi di euro per i danni provocato dal virus, di cui circa 170 destinati all’Italia, il nostro ministro urlava in tutti i media “ destiniamoli a ridurre le tasse”. Quel geniaccio di Toninelli, raggiunto telefonicamente mentre percorreva in macchina, per la centesima volta, il traforo del Brennero, si dichiarava entusiasta. Peccato che quei soldi possono essere utilizzati per tutto, ad eccezione della diminuzione di tasse.

L’ex ministro Toninelli

Roso evidentemente dalla gelosia per la crescente popolarità di molti suoi colleghi governatori, anche il nostro presidente di regione Solinas ha pensato di dire la sua, dimenticandosi purtroppo dell’antico proverbio sardo che recita “accendi il cervello prima di parlare”.

Il governatore Solinas con Matteo Salvini

A reti unificate dichiara “chi vorrà venire in Sardegna dovrà munirsi di un certificato attestante la negatività al virus” Una evidente e palese cazzata tecnicamente irrealizzabile e per di più illegale.

Anche ad Alghero gli spara cazzate non sono mai mancati. Negli ultimi 25 anni, politici e burocrati di ogni colore e grado, le hanno sparate a raffica con particolare riferimento alla 4 corsi Alghero-Sassari e all’utilizzo delle aziende Surigheddu e Mamuntanas.

Mario Conoci, il sindaco in carica da pochi mesi che ha ricevuto questa bella eredità, osserva un religioso silenzio sull’argomento, temendo di allungare la lista degli spara cazzate.

Recentemente sembra però che qualche cosa sia cambiata: i due posti di terapia intensiva dell’ospedale civile sono, dopo tre anni di promesse, finalmente operativi.

Un collega della redazione di Storie di Alghero, molto informato sull’argomento, mi informa che ho scritto una cazzata.

Per oggi basta.

 

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