“Quando non ero e non era il tempo
Quando il caos dominava l’universo
Quando il magma incandescente colava il mistero della mia formazione
Da allora il mio tempo è rinchiuso in una crosta durissima
Ho vissuto ere geologiche interminabili
Immani cataclismi hanno scosso la mia memoria litica
Porto con emozione i primi segni della civiltà dell’uomo
Il mio tempo non ha tempo.“
(Pinuccio Sciola)
Il Maestro Sciola scrisse così quella che lui chiamava la sua “carta d’identità”.
Ed è con queste parole che storiedialghero.it desidera ricordarlo oggi, 13 maggio 2017, ad un anno dalla sua scomparsa.
I suoi figli, Chiara, Tomaso e Maria hanno creato la Fondazione Sciola, affinché il suo messaggio di profondo legame con la natura ed i suoni che ha saputo far scaturire dalle sue pietre sonore non si perdano col Suo tempo, ma continuino per sempre a far vibrare i cuori di quanti vorranno ascoltarli.
Appena possibile anche la sua casa sarà di nuovo aperta a tutti, così com’è aperto a tutti il suo giardino sonoro a San Sperate.
Alcune sue opere si possono ammirare anche nella nostra città e nei giardini delle Tenute Sella & Mosca. Qui alcuni bozzetti realizzati dal Maestro proprio per la progettazione della sua grande mostra del 1991.
Anna Cadeddu