Pasquale Scanu, fratello tra i fratelli

di Giuliano Berruti

Ad Alghero, una via cittadina e una piazza del centro storico, sono dedicate allo stesso uomo:

Pasquale Scanu

Nasce nel 1908 ad Alghero, da una famiglia numerosa di contadini, e la sua vita ha esordio tra le sfide: le difficoltà economiche e la poliomielite. È lieve pensare che, grazie a questa malattia infettiva, Pasquale Scanu abbia potuto rivolgere la sua vita allo studio, anzichè al lavoro della terra, destino di ogni suo fratello. Mantenne i propri studi attraverso lavori di rilegature di libri e, successivamente, con ripetizioni private ai figli di famiglie benestanti di Roma, dove s’era trasferito per il conseguimento della laurea in lettere e filosofia.

Forza e Volontà.

È il 1935 quando presenta la sua tesi all’Università di Roma: “La poesia popolare di Alghero” della quale, il quotidiano della Santa Sede l’Osservatore Romano, la definirà un’ammirevole opera “…che suscita un vivissimo interesse per l’originalità dell’argomento trattato e sopratutto perchè offre agli studiosi di filologia romanza, una chiave nuova per fissare la provenienza della poesia epico-lirico-popolare.” Nel suo ciclo di vita professionale fu insegnante, attività che esercitò per 40 anni, preside di Scuola Media di Sassari, Ispettore Scolastico del Ministero della Pubblica Istruzione, Consigliere Comunale della città di Sassari, Assessore alla Pubblica Istruzione nella Provincia, membro dell’Accademia delle Scienze mediche Catalane e Baleari.

Studioso infaticabile di storia della Letteratura e Filologia, si dedicò a quella della città che amava.

Attraverso lo studio di testi antichi, di ricerche in archivi dimenticati e trascrivendo le tradizioni orali da lui stesso raccolte dalla voce degli algheresi più anziani, portò alla luce materiale fondamentale e prezioso per i posteri. Un lavoro assiduo e continuo, eseguito dal suo tenace e arguto intelletto, nonostante coincidesse con il momento storico nel quale la scolarizzazione fece sì che l’algherese divenisse lingua minoritaria. Qui avvertì l’urgenza di salvare la lingua e conservare le tradizioni attraverso una documentazione.

Ora nel 2020, Grazie a Pasquale Scanu, Alghero ha a propria disposizione un Patrimonio culturale inestimabile per la quantità e rarità del materiale raccolto, parte del quale (900 volumi e numerosi manoscritti) per sua volontà, suo desiderio e sogno di condividere con tutti gli algheresi, è stata donata alla biblioteca Comunale di Alghero.

Condivisione e generosità.

Innumerevoli i premi da lui vinti quale letterato e poeta, in Italia e nel Mondo intero. Nel 1959 a Parigi, due Premi nel 1960 a Buenos Ayres, nel 1962 in Santiago del Chile, nel 1963 a Valencia e ancora a Caracas, Zurigo, Ginevra, Amsterdam, Monaco e molti altri premi ancora. Nel 1958 Pasquale Scanu fu colui che consegnò , a nome del Centro Studi Algheresi, di cui facevano parte anche il Generale Catardi e l’Architetto Simon Mossa, la donazione della Lampada Votiva alla Madonna di Monserrat di Barcelona.

Il 25 agosto 1960, dopo 240 anni di oblìo storico, Alghero e la Catalunya si incontrano, riuniti dalla stessa lingua e dallo stesso desiderio di un “ritrovamento”. Grazie alla costante collaborazione di Pera Català e Roca, Pasquale Scanu fu il fautore di questo “Retrobament”; fu colui che, per primo e insieme al Sindaco di Alghero, dona l’abbraccio di benvenuto ai Catalani.

Da questo momento gli interscambi e le relazioni con la Catalunya rinascono floride, così come i “Giochi Floreali”, prestigioso premio di letteratura internazionale tra i più antichi in Europa, o come il ricevimento di una copia della Madonna dels Desemparats, gradito dono consegnato ad Alghero da 200 catalani di Barcelona e Valencia, o la nomina di una via di Alghero dedicata alla città di Valencia. Il prof. Scanu tenne conferenze in tutti gli Atenei della Catalunya, stringendo amicizie con le più importanti personalità. Nacque così la “rinascenza algherese”, che portò Alghero ad entrare a far parte delle città catalane. Nel 1972, la città catalana di Tarragona quale omaggio alla grande attività letteraria catalanista dello studioso algherese, dedica a Pasquale Scanu un monolito marmoreo nel parco cittadino, dove è scolpito un suo poema titolato “Messaggio di Alghero a Tarragona” .

Nel 1975 la regione Sardegna, conferisce il premio a Pasqual Scanu “una vita per la Scuola” e il Ministero della Pubblica Istruzione lo insignì della medaglia d’Oro.

“Fratello tra i Fratelli” fu definito Pasqual Scanu, dai catalani.

Riconoscenza e gratitudine.

Pasqual Scanu manca all’affetto dei suoi cari nel 1979.

L'associazione no profit OIA', con sede legale ad Alghero, crea progetti dedicati alle Storie, di ogni natura e fattura, reali o di fantasia, con finalità di comunicazione sociale, culturale e solidale.
FRATELLO TRA I FRATELLI
Progetto prodotto da: Associazione OIA'
www.associazioneoia.wixsite.com/storie Voce e autore video: Giuliano Berruti
(www.qateom.wixsite.com/qateom)
Fotografie proprietà: Famiglia Scanu
Musica: Monplaisir/"There Is no Place like Home"/freemusicarchive.org realizzato ad Alghero, Aprile 2020
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