Recupero centro storico sella&mosca

Il recupero del centro storico Sella&Mosca

Uno straordinario intervento di archeologia industriale.

di Nino Monti

Nell’ottobre del 1987 si era tenuta, nella sede di Alghero l’importante riunione per l’approvazione del budget 1988 e del business plan 1988-1992 predisposto dalla Direzione aziendale.

Erano presenti, oltre al presidente Carlo Bonomi (azionista di riferimento), Gianni Marzagalli (amministratore delegato), Mario Consorte (direttore generale), Nino Monti (direttore amministrazione, finanza e controllo gestione).

Si preannunciava una riunione tranquilla, quasi di routine. La gestione aziendale andava piuttosto bene, negli ultimi anni si erano registrati incrementi importanti di fatturato e conseguentemente di utili. Come sempre accade in queste circostanze gli animi erano decisamente rilassati.

Quando si è passati all’esame degli investimenti il presidente Bonomi si è soffermato sulla voce relativa alla riorganizzazione del punto vendita aziendale, allora posizionato nella prima storica cantina di vinificazione  del 1903.

Si trattava di un investimento abbastanza modesto (una trentina di milioni di lire); il presidente Bonomi, molto interessato all’argomento, chiese alcuni chiarimenti soffermandosi non tanto sull’aspetto economico quanto sui motivi che consigliavano l’investimento.

Le ragioni sinteticamente esposte a sostegno di questo impegno finanziario si concentrarono in particolare sulla necessità di poter disporre di una struttura più razionale da destinare all’accoglienza dei clienti (tra i quali molti turisti) che in misura crescente facevano gli acquisti in azienda.
Era previsto inoltre uno spazio per le degustazioni offerte ai numerosi gruppi di visitatori (previste alla fine delle visite delle cantine) sempre più richieste e apprezzate dalle agenzie turistiche e da singoli ospiti. Si voleva in buona sostanza migliorare quelle strutture dimostratesi da subito molto utili per la promozione del brand aziendale e, cosa piuttosto apprezzata, molto interessanti anche sul piano economico.

La presenza sempre più numerosa di turisti avrebbe agevolato inoltre anche le vendite nella penisola dove l’azienda era impegnata con campagne pubblicitarie e promozionali di sostegno molto importanti e con una rete di vendita capillare.
La conoscenza diretta da parte dei visitatori-clienti dei vigneti, delle cantine e della storia aziendale illustrata con entusiasmo sin dai primi anni ‘80 da un ristretto numero di dipendenti che, di volta in volta, lasciando per l’occasione il loro specifico lavoro, si improvvisavano accompagnatori, faceva presagire che quest’area avrebbe assunto nel tempo un ruolo decisamente strategico nello sviluppo dell’azienda.

Fu allora che il presidente Bonomi disse: perché non recuperiamo l’intero centro storico aziendale?

Centro storico in una immagine dei primi del ‘900 di Vittorio Sella

I tre dirigenti, colti un po’ di sorpresa, annuirono immediatamente; non che non ci avessero pensato prima a questa operazione ma qui si passava dai milioni ai miliardi di investimenti. Un impegno finanziario straordinario che la normale pianificazione finanziaria aziendale avrebbe probabilmente programmato in 5-7 anni anni, mentre l’idea che stava emergendo era quella di un progetto organico su tutta l’area di intervento da realizzare al più presto.
E’ evidente che fatta dal maggior azionista della società la cosa superava ogni residua prudenza. La proposta fu ben presto trasformata in un progetto esecutivo che ad opera finita si sarebbe dimostrata una straordinaria fonte di ricavi e di immagine.

Si trattava infatti di mettere mano ai circa diecimila metri quadrati di un patrimonio edilizio ormai vetusto e in parte in disuso tra cui il grande cantiere di forzatura (locale dove si innestavano le barbatelle) e i numerosi fabbricati che nella prima metà del ‘900 formavano un vero e proprio piccolo borgo agricolo con chiesa e scuola elementare. Da recuperare inoltre la storica cantina del 1903, oltre naturalmente a diverse migliaia di metri quadrati di giardini.

Cantiere di forzatura barbatelle – foto di Vittorio Sella

Quello che veniva chiamato Il Centro Storico Aziendale era stato realizzato nei primissimi anni del ‘900 dai fondatori che trassero ispirazione dallo stile sobrio, razionale ma non per questo meno elegante delle cascine piemontesi e lombarde.
Sia pure con qualche ruga i fabbricati avevano mantenuto la loro dignità architettonica e un attento recupero avrebbe dato loro nuova vita e miglior inserimento nelle nuove esigenze aziendali.

Per la redazione del progetto furono chiamati gli architetti milanesi Roberto Bramati e Carlo Cominazzini (esperti in questo genere di lavori) che curarono le parti strutturali e arredi interni e l’architetto algherese Lucio Bebbere che con la Quadriflor di Gavino Cadau curarono le pertinenze esterne ai fabbricati. Le aziende edili interessate furono la sassarese BFT di Luigi Tommasini e la Edilar dell’imprenditore algherese Antonio Arcamone.

Fu un lavoro curato nei minimi particolari secondo le direttive aziendali che prevedevano l’assoluto rispetto delle linee architettoniche dei fabbricati. Consentite solo modifiche interne ritenute indispensabili per i nuovi utilizzi e l’uso di materiali per gli arredi rigorosamente regionali.
Non furono prese in considerazione “fughe in avanti” che non rispondessero al rispetto della storia dell’azienda, alle peculiarità del territorio e alla cultura e tradizioni del mondo vitivinicolo; questo non per un eccesso di conservatorismo quanto per evitare “baracconate” contrabbandate per soluzioni innovative. Mario Consorte in qualità di “architetto aggiunto” fu particolarmente attento nel far rispettare queste direttive e nel suggerire soluzioni adeguate.

Il recupero di questi fabbricati rese disponibili a nuovi utilizzi, oltre alla cantina storica del 1903 e quella per l’affinamento in bottiglia del prestigioso Marchese di Villamarina, la nuova enoteca, il museo di Anghelu Ruju, un piccolo auditorium, ambienti per l’ospitalità tra cui due piccole foresterie, un parco e giardini per varie migliaia di metri che assieme ad una piazzetta facevano da contorno al tutto.

Fu istituito anche il piccolo museo che ancora oggi consente di ripercorrere i primi decenni di storia aziendale attraverso le splendide fotografie selezionate nell’immenso archivio della Fondazione Sella e di approfondire la storia più antica del territorio algherese, grazie alla sezione dedicata alla scoperta e alle varie campagne di scavo archeologico della Necropoli neolitica di Anghelu Ruju, rinvenuta nel 1903 nel quarto quadrante di Sud Ovest della tenuta.

Non mancò naturalmente la manutenzione straordinaria della chiesetta che fu anzi arricchita da una preziosa statua di Pinuccio Sciola (la Madonna dell’Uva).

A 30 anni da quella decisione e dall’avvenuto recupero i miliardi spesi hanno avuto un ritorno in termini economici rapidissimo, mentre il ritorno di immagine derivante dalle centinaia di migliaia di visitatori dell’azienda è stato sicuramente rilevantissimo.

Dopo aver assunto, dal momento della sua fondazione, il ruolo di locomotiva e punto di riferimento nel settore vitivinicolo della Sardegna, Sella & Mosca ha aperto con questo intervento un ulteriore fronte nel campo della comunicazione facendo conoscere al grande pubblico la qualità delle sue strutture produttive. Anticipando di molti anni, non solo le altre aziende sarde ma anche molte realtà blasonate della penisola.
Una bella storia che ben si specchiava in un felice slogan pubblicitario di quegli anni : Sella & Mosca, avanguardia e tradizione.

Per la nostra città un ulteriore motivo di soddisfazione che si era aggiunto, in quegli anni, all’approvazione della D.O.C. Alghero( Denominazione di Origine Controllata). Un marchio che viene riconosciuto solo ai vini di qualità prodotti in territori di pregio. Una denominazione sul cui ottenimento Sella & Mosca ha avuto un ruolo determinante. In buona sostanza, fu anche un regalo ad Alghero, città turistica, perchè ha favorito la diffusione del suo nome nel mondo.

In questa fotogallery sono proposte alcune immagini di questo recupero che ha richiesto circa tre anni e che, a buon titolo, rappresentano il lavoro di tante persone, uomini e donne di Sella&Mosca e non, che hanno contribuito con il loro impegno a realizzare un’opera di cui sono sicuramente orgogliosi.


Fotografie di Nino Monti

Ristrutturazione cantine Sella&Mosca

Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
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Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
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Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
Ristrutturazione cantine Sella&Mosca
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