I caduti algheresi della prima guerra mondiale

di Nino Monti e Carmelo Murgia

Il 4 novembre si commemora il centenario della fine della prima guerra mondiale.

 La Grande guerra, come è stata chiamata, coinvolse 25 paesi (alcuni marginalmente) tra cui l’Italia e provocò circa 10 milioni di morti e 20 milioni di feriti cui si aggiungono i 6 milioni di morti tra i civili.

Devastazioni dopo una battaglia

 La Sardegna contribuì a questo terribile bilancio con circa 14.000 morti.

Partirono per la guerra circa 100.000 uomini, quasi tutta la popolazione maschile adulta, in un periodo in cui l’isola contava circa 800.000 abitanti.

Gli algheresi che persero la vita in battaglia o per ferite riportate sono stati circa 200 (calcolati per difetto);  un granello di sabbia rispetto alla dimensione totale dei morti e feriti, un contributo elevatissimo se si pensa però che il rapporto tra caduti algheresi e popolazione (circa 11.000 abitanti) è stato di 1 a 55.

Ma il dato diventa ancora più drammatico se si considera che i caduti avevano un’età media attorno ai 20-25 anni.

Il dato medio di 1 a 55 che ovviamente comprende vecchi, donne e bambini, sufficiente per capire che la gioventù maschile algherese fu oggetto di una vera e propria strage.

Alcuni di questi caduti facevano parte dei famosi Ragazzi del ‘99 richiamati, dopo la Battaglia di Caporetto in un momento di gravissima crisi per l’Italia e il Regio Esercito.

Questi giovanissimi ragazzi vennero precettati  quando ancora non avevano compiuti i 18 anni e inviati sul Fronte dopo averli  compiuti. Il loro apporto fu determinante per la vittoria finale. Occorre ricordare che solo nel 1975 la maggiore età passò da 21 a 18 anni. Considerato i tempi si trattava di veri e propri minorenni.

Il primo a cadere di questa leva fu Lorenzo Castaldi nell’aprile del 2018.

Soldato della classe 1899 assieme ad un veterano nel Carso (novembre 1917). foto riportata nella pubblicazione I “Diavoli Rossi” del Comando Brigata “Sassari”

Molti di questi giovani algheresi compirono anche gesta di grande coraggio, meritandosi encomi e decorazioni.

Un sentito grazie alla cortese disponibilità del Generale di Brigata Elio Cossu, presidente dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, per averci fornito l’elenco dei decorati algheresi con relative motivazioni:

Ricerche decorati e caduti della grande guerra
Decorati Brigata “Sassari” anno 1915

Medaglia d’argento S.Ten. Taras Salvatore da Alghero

“Comandante di un drappello, operante alla conquista di una forte trincea, avanzava contro l’obbiettivo, primo tra i primi, alla testa dei suoi uomini. Battuto da intenso fuoco di artiglieria, fucileria e mitragliatrici, continuava impavido la via intrapresa, finchè, per le perdite subite fu costretto ad arrendersi. Si fortificava allora sulla posizione e, benchè ferito, rimaneva al proprio posto, dimostrando alte virtù”.
Castelnuovo, 10 Novembre 1915


Medaglia di bronzo S.Ten. Giua Armando da Alghero

“Offertosi spontaneamente quale Comandante di un drappello per la distruzione dei reticolati, non curante del fuoco nemico che produceva gravi perdite e di una ferita riportata, riuscì ad aprire un varco e , precedendo il battaglione, coi superstiti del suo drappello concorreva alla conquista delle posizioni avversarie “.
Castelnuovo 14 Novembre 1915

Vita di trincea

Ricerche decorati e caduti della grande guerra
Decorati Brigata “Sassari” anno 1916

Medaglia d’argento S.ten. De Maria Ferdinando da Alghero

“Alla testa del suo plotone , con slancio e ardimento lo conduceva all’assalto di una trincea nemica, cooperando a conquistarla e a farvi 148 prigionieri”.
Selz 30 giugno 1916


Ricerche decorati e caduti della grande guerra
Decorati Brigata “Sassari” anno 1917

Medaglia d’argento Soldato Baldino Antioco da Alghero

“Con mirabile slancio, giunto tra i primissimi sulle ben munite trincee nemiche, fece parecchi prigionieri. Si prodigò poi per consolidare la linea raggiunta dando prova di grande audacia, sprezzo assoluto del pericolo ed entusiasmo non comune, offrendosi volontario per molti giorni di seguito per distendere reticolati davanti alla nuova linea, distante appena pochi metri da quella avversaria”.
Altipiano della Bainsizza ,15- 26 settembre 1917


Medaglia d’argento Capitano Peretti Francesco da Alghero

“Comandante di compagnia si slanciava col proprio reparto all’assalto di una posizione nemica, conquistandola rapidamente e contribuendo efficacemente alla riuscita di una importante operazione affidata al Reggimento”.
Altipiano della Bainsizza 15 settembre 1917


Medaglia d’argento Col. Manunta Celestino  da Alghero

C.te. del 152° Rgt. f.

“Alla testa del proprio Battaglione sul campo muoveva alla conquista delle posizioni avversarie, incitando con l’esempio e con la parola le proprie truppe. Ferito, rimaneva a dirigere l’azione e si allontanava solo dopo aver visto superare il doppio ordine dei reticolati nemici”.
Quota 383 14 maggio 1917

Gli orrori della guerra: uomini e animali con le maschere antigas

Ricerche decorati e caduti della grande guerra
Decorati Brigata “Sassari” anno 1918

cav. oms Col. Manunta Celestino da Alghero

In commutazione della Medaglia d’Argento

“Durante un violentissimo contrattacco sferrato dalla Brigata sul fianco del nemico, che aveva oltrepassato il Piave, spiegando grande perizia tattica e affascinante valore personale, respingeva e rincalzava più volte, col suo Reggi mento, in una epica lotta, l’avversario ,quantunque questi, date le forze soverchianti, fosse riuscito a piombare alle spalle delle truppe. Conteneva quindi il nemico con irresistibili puntate, impedendogli definitivamente di realizzare ogni ulteriore progresso “.
Croce, 16 giugno 1918


Medaglia d’argento Capitano Catardi Raffaele da Alghero

“Alla testa della propria Compagnia si slanciava con entusiasmo, primo fra i primi, alla riconquista di un importante caposaldo; lottava con indomito ardore, nella mischia tra le case, catturava prigionieri e con mirabile energia ed estrema calma, cooperava alla pronta sistemazione della posizione strappata al nemico”.
Losson 20 giugno 1918


Medaglia d’argento Capitano Catardi Raffaele da Alghero

“Con buon intuito tattico e valore personale assolveva lodevolmente il compito di proteggere la sinistra della colonna di attacco, partecipava quindi col suo reparto al secondo assalto delle contrastate posizioni concorrendo ad espugnarle ed a mantenerle, dopo aver catturato armi e prigionieri, finchè ferito, non era costretto a cedere con rammarico il comando di Compagnia”.
Col d’Echele 28 gennaio 1918


Medaglia d’argento Soldato Baldino Antioco da Alghero

“Durante un assalto ad un caposaldo ove era penetrato il nemico, si metteva alla testa di nuclei di uomini trascinandoli all’espugnazione delle case e catturando i prigionieri, dando a tutti esempio di calma e valore”.
Losson 20 giugno 1918


Medaglia d’argento Soldato Muglia Carmine da Alghero

“Mirabile esempio in ogni circostanza del più grande ardimento, da solo e volontariamente si recava a riconoscere le posizioni nemiche riportando preziose informazioni. Iniziatosi l’attacco, riusciva a catturare una mitragliatrice, uccidendone i serventi. Di sorpresa e da solo, penetrato in una casa che il nemico aveva sistemato a difesa, vi gettava lo scompiglio, aprendo il varco ai compagni. Accortosi che il nemico aveva appostato una mitragliatrice fuori della casa per impedire ai nostri l’uscita, gettandosi fulmineamente da una finestra del piano superiore, piombava sull’arma, disperdendo i serventi e uccidendo il tiratore già pronto a far fuoco”.
Conegliano 29 ottobre 1918


Medaglia di bronzo Capitano Peretti Francesco da Alghero

“Comandante di compagnia si slanciava risolutamente alla conquista di una importante posizione, occupandola saldamente dopo ostinata resistenza del nemico”.
Col d `Echele 30 gennaio 1918


Medaglia di bronzo Soldato Mela Antonio da Alghero

“Durante un ripiegamento, sotto l’intenso fuoco nemico di artiglieria e di mitragliatrici, con pochi compagni validamente e coraggiosamente concorreva a trattenere l’avversario mediante aggiustate raffiche di mitragliatrice dando così tempo alla compagnia di effettuare con ordine il proprio movimento”.
Capo d’Argine 10 giugno 1918


Medaglia di bronzo Sergente Manunta Antonio da Alghero

“Comandò ripetutamente il plotone in combattimento distinguendosi per ardire, saldezza di propositi, perseveranza nella lotta e sprezzo del pericolo, sebbene ferito. Fu sempre bell’esempio di virtù militari ai suoi inferiori. Tre volte ferito in combattimento”.
San Martino 15 maggio 1916 Montello 15 giugno 1918


Aiutante di battaglia Fois Antonio
152° Rgt. f. “Sassari” Brigata “Sassari”

Ha due medaglie d’Argento , ma in un testo lo dà nativo di Alghero in un altro di Sassari. Bisogna effettuare delle ricerche presso l’anagrafe di Alghero per accertare se risulta nativo, la ricerca presumo debba essere fatta dagli anni 1895 in poi.

Caduti di altri reparti

Medaglia d’argento Capitano Medico Salaris Ernesto da Alghero

“Tenne contegno calmo ed intrepido al posto di medicazione, ove lo scoppio di una granata aveva uccisi e sepolti tra le macerie due Ufficiali e vari uomini di truppa. Rimaneva al posto stesso sino al totale sgombero dei feriti”.
Vermigliano 19 luglio 1915

A

La guerra è finita, si torna finalmente a casa
Approfondimento
Alghero i numeri della grande guerra
Clicca sull’immagine per l’approfondimento di Giovanna Tilocca
Bibliografia e collaborazioni:
- Associazione Nazionale Brigata “Sassari”
- “Vicini Centanni” di Raffaele Sari Bozzolo
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