La pesca con il rall

di Sardonicus

La pesca con il rall, rezzaglio giacchio o sparviero, è sempre stata praticata ad Alghero e vanta ancora qualche adepto.
I più bravi erano dopo la guerra Cirurì e ciù Tiadoro, che si esibivano nelle piane davanti ai bastioni Cristoforo Colombo davanti ad una folla spesso numerosa non distratta dai cellulari.
Era una pesca riservata a pochi eletti che dovevano dominare un’arte molto complessa. Occorreva costruirsi la propria rete, se non si aveva la fortuna di un regalo da uno più anziano. Occorreva un  pezzo di rete, fondere i piombi ed avere il burantì per la cima e per i venti che permettevano di chiuderlo dopo il lancio. La prima dote era quella di riuscire a vedere i pesci, generalmente branchi di salpe che salivano a mangiare le alghe sulle piane.

C’era anche un oristanese che si appostava al Solaio davanti all’Ospedale civile prima del tramonto che riusciva e vedere contro sole avvicinarsi i muggini.

Una volta avvistato il pesce occorreva disporre accuratamente la rete sulla spalla sinistra, tenere con la destra un lembo ed avvicinarsi facendosi i più bassi possibile ai pesci. Un volta arrivati a tiro si lanciava velocemente.

Il rall algherese è piuttosto piccolo e con piombi molto pesanti, in modo fa affondare molto velocemente e non dare il tempo al pesce di scappare. Deve essere lanciato a pelo d’acqua per non essere visto dalle prede.  E’ proprio l’artiglio dello sparviero da cui prende il nome ed anche dalla posizione che assume quel rapace sulla preda che copre con il circolo delle ali spiegate.
Occorre evidentemente valutare bene dove si trova il pesce, in modo che gli scogli  non creino  tunnel dai quali scappare. Per questo erano preferite le piane.
Il rall, il nome viene dal catalano, è usato in quasi tutti i continenti con alcune varianti.  Quello usato sul fiume Congo è enorme, con piombi leggeri, la cimetta viene tenuta tra i denti, si lancia con le spalle alla riva. E deve proprio cadere a metà tra l’acqua e la riva, per poi spaventare i pesci nascosti nella vegetazione riparia e spingerli ad ammagliarsi.
In altri paesi si lancia dalla barca su bassi fondali alla cieca, sperando nell’abbondanza del pesce.

In Thailandia se ne vedono molti prima del tramonto sulle spiagge dopo il lavoro per organizzare la cena!
Ritornando ad Alghero si  ricordano lanci di rall eccezionali, come quello che permise  a Antonino lu Negra di prendere in una notte di tempesta più di quaranta chili di muggini nel cucciarì.

You can play roulette, blackjack online casinos that accept paypal or other games with no any limitations, and be enjoying the experience.

Condividi sui social