La Corallo Sub festeggia i suoi primi 50 anni

di Roberto Barbieri

Lo scorso dicembre 2023 l’Associazione Sportiva Corallo Sub Alghero ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita. La Corallo Sub venne infatti costituita nel lontano 1973 da alcuni subacquei “storici” algheresi tra cui Roberto Coinu, Gianvico Usai e soprattutto Raffaele Foddai, che ne fu l’ispiratore ed il suo primo dinamico presidente.

All’incontro/convegno, assai partecipato, si sono ritrovati insieme almeno tre generazioni di subacquei ed appassionati del mare. E’ stata perciò una piacevole occasione per ripercorrere, alla presenza degli attuali soci e di tanti simpatizzanti, la storia di oltre 50 anni di attività subacquee nel mare della Sardegna occidentale. Con mezzo secolo alle spalle, la Corallo Sub di Alghero è infatti il gruppo sportivo subacqueo più longevo della Sardegna e può vantare di essere ancora oggi in piena attività. Questi dieci lustri di vita della Corallo Sub sono stati riassunti da Alberto Sechi (presidente dell’Associazione per ben 34 anni), dall’attuale presidente Giuseppe Sotgiu e dall’istruttore subacqueo e socio Roberto Barbieri.

E’ stata anche un’ottima occasione per raccontare ai più giovani la straordinaria e poco conosciuta epopea della scoperta subacquea del mare di Alghero.

Era il 1954 quando, per la prima volta al mondo, un uomo inizia a pescare il corallo rosso utilizzando l’autorespiratore subacqueo (quello inventato pochi anni prima dai francesi Jacques Yves Cousteau ed Émile Gagnan). Quest’uomo si chiamava Leonardo Fusco. Nell’estate del 1954 arrivò da Palinuro nel mare di Alghero per esplorarne i fondali alla ricerca, appunto, di corallo rosso. Le falesie sommerse di Capo Caccia e di Punta del Giglio erano fino ad allora del tutto sconosciute e si riveleranno, per le grotte e non solo, uno straordinario paradiso di vita marina e luoghi di grande bellezza.

Leonardo Fusco, a destra, ed Hans Hass nel mare di Alghero, anni ’60

In quegli anni il principale interesse dei pionieri subacquei era rivolto alla pesca: cernie e altri grossi pesci, astici e aragoste. Qualcuno poi si mise persino a recuperare i tanti proiettili gettati in mare alla fine del secondo conflitto mondiale per rivendere l’ottone e la cordite. Ma il vero oggetto del desiderio era il corallo rosso che però, come tutti i tesori sognati, era difficile da afferrare. Occorreva andare molto a fondo, rischiando la vita, oppure infilarsi nelle grotte tenebrose e sconosciute di Capo Caccia. Ma, come l’oro dell’Eldorado, la febbre dei facili guadagni a spese dei fondali inviolati era incontenibile.

foto storica del corallaro Fausto Zoboli

Dopo Fusco arrivarono in tanti, compresi i grandi pionieri italiani dell’immersione subacquea in apnea o con bombole ad aria compressa: Ennio Falco, Alberto Novelli, Cesare Olgiaj, Raimondo Bucher, Fausto Zoboli e tanti altri. A Ennio Falco, che muore nel nord Sardegna durante un’immersione (era il 1969), gli verrà dedicata una delle più belle grotte sommerse del Promontorio di Punta Giglio.

Arrivarono anche i subacquei del CRAS (Circolo Romano Attività Subacquee) per le prime esplorazioni speleologiche delle cavità sommerse.

Non mancarono però anche i pionieri locali che, con bombole ad aria ed autorespiratori, contribuirono a loro volta all’esplorazione delle grotte, delle pareti rocciose e dei fondali del mare algherese.

Celio Busdraghi, di origine toscana, ma algherese d’adozione, dinamico esploratore di anfratti e grotte sommerse. Il figlio di Celio, Marco, ha fatto della Subacquea il suo lavoro, ed ancora oggi è un instancabile sommozzatore professionista.

Tonino Dinapoli, che, in anni in cui non esistevano i Vigili del Fuoco subacquei, veniva chiamato a recuperare i corpi degli annegati in mare. Un compito ingrato, ma che qualcuno doveva pur fare.

Gegge Russino, che ebbe il merito di andare oltre la pesca subacquea e si avventurò, primo algherese, nel campo della fotografia e cinematografia subacquea. La documentazione da lui prodotta consenti la pubblicazione, insieme al fratello Gianfranco, dei primi libri con taglio biologico sul mare di Alghero.

Ferruccio Zarini, indimenticabile fotografo, speleologo ed esploratore. Sarà lui a coordinare, nei primi anni ’70, la difficile ed affascinante esplorazione del vasto settore sommerso della Grotta Verde. E suo figlio Andrea è ancora oggi un sommozzatore professionista.

Preparativi per discesa nella Grotta Verde. Alberto Sechi, Raffaele Foddai al centro, Roberto Barbieri

Paolo Curto che, iniziando la sua straordinaria carriera tra i fondali di Capo Caccia, diventerà uno dei più grandi e più famosi fotografi subacquei al Mondo.

Furono anni di grande attività subacquea nel mare di Alghero. Citiamo soltanto il 16° ed il 17° campionato italiano di pesca sub che si svolsero a Capo Caccia nel 1969 e nel 1970. Vinsero nomi già celebri come il napoletano Massimo Scarpati (che poi rimarrà in Sardegna diventando corallaro) o come Carlo Gasparri.

Atleti Corallo Sub dopo una gara. Anni ’70

E proprio a fine anni ’60, Foddai, Russino, Dinapoli ed altri fondarono la prima associazione subacquea algherese: la Società di Pesca Sportiva SPS Ippocampo. Questa fu per qualche anno molto attiva, collaborando anche all’organizzazione dei due già citati campionati nazionali svoltisi ad Alghero..

Finché nel febbraio del 1973, Raffale Foddai, sciolto l’Ippocampo, promosse la nascita del Gruppo Sportivo Corallo Sub Alghero. La sua figura di appassionato subacqueo, apneista, corallaro professionista e valente artigiano/orefice è stata ricordata, nell’incontro di dicembre e non senza emozione, dagli altri soci fondatori: Roberto Coinu e Gianvico Usai.

Raffaele Foddai, in arte e per gli amici Fefele, fu il primo presidente della Corallo e ne ideò anche il simbolo societario con il rametto di corallo rosso. Rimase presidente fino alla fine degli anni ‘70, promuovendo e partecipando a più campionati di pesca subacquea e bolentino, per poi lasciare l’incarico e dedicarsi interamente alla pesca professionale del corallo ed alla lavorazione artistica “dell’oro rosso”. In seguito, per due anni, fu presidente Franco Marti e poi, dal 1983, Roberto Coinu, valente apneista. Con la presidenza di Roberto la Corallo Sub Alghero esprimerà alti livelli agonistici, partecipando con i propri atleti a vari campionati italiani di pesca subacquea e persino al campionato del Mondo, svoltosi in Cile nel 1984 (qui Antonio Toschi, altro nome famoso, si classificò al 6° posto assoluto). Sono anni intensi in cui la Corallo Sub inizia ad estendere i propri interessi anche ad altri campi della Subacquea quali ricerca scientifica, biologia, speleologia, fotosub, archeologia e ad ulteriori attività culturali/sportive legate al mare.

Da sinistra, Alberto Sechi, Gianvico Usai, Roberto Coinu

Collabora, ad esempio, con il Circolo Raniero Maltini di Roma (coordinato dal subacqueo Mario Musu) nell’esplorazione e nella mappatura della Grotta di Nereo, la più vasta cavità sommersa di Capo Caccia ed una delle più vaste del Mediterraneo (si data la sua scoperta al 1957).

Articolo di Mondo Sommerso, 1972

I numeri di quegli anni di Mondo Sommerso (la mitica rivista subacquea nata nel 1959 per volere del produttore cinematografico Goffredo Lombardo) ci consegna articoli dove il mare di Alghero è spesso protagonista e dove vengono più volte citati gli atleti e le attività della Corallo Sub.

Articolo di Mondo Sommerso, 1983

Ad esempio, un articolo di Mondo Sommerso (Operazione Capo Caccia, firmato da Mario Musu) racconterà come nel giugno 1983, lo stesso Mario Musu, il fotografo Piero Solaini ed il biologo marino Eugenio Fresi arrivarono ad Alghero. Qui, l’appoggio di uomini e mezzi della Corallo Sub, si lavorò alla mappatura dell’intera parte sommersa della Grotta di Nereo.

Nel 1984 alla presidenza della Corallo Sub Alghero, che vantò in quell’anno ben 450 iscritti, venne eletto Alberto Sechi, grande amico dei soci fondatori. Nel frattempo, in Italia, si stavano aggiornando le leggi sul pesca (ad esempio il divieto dell’uso dell’autorespiratore nella pesca subacquea, come da D.M. del 7 gennaio 1980). Si iniziò cioè a normare un settore che per anni non aveva avuto regole. Ciò comportò che la Corallo Sub Alghero, affiliata alla FIPS (poi diventata FIPSAS, ovvero Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea) oltre a partecipare o organizzare gare nazionali e internazionali di pesca in apnea, iniziò anche ad occuparsi di didattica subacquea.

Un corso di immersione

Nella primavera del 1991, sentita l’esigenza di potenziare per tutto il nord Sardegna le Attività Didattiche Subacquee, la Corallo Sub si incarica di organizzare, per conto della FIPSAS, il primo corso istruttori in Sardegna, formando 21 istruttori di 1° grado. Questi neoistruttori inizieranno poi a divulgare la didattica FIPSAS e CMAS (Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques) rilasciando negli anni successivi centinaia di brevetti.

Corso per istruttori Fipsas, 1991
Corso per istruttori Fipsas. 1991

Proprio in quegli anni stavano arrivando in Italia le didattiche sub di taglio turistico/commerciale, e gli istruttori FIPSAS formatisi ad Alghero grazie alla Corallo Sub, lavorarono per mantenere alto il livello didattico dei corsi sommozzatori, seguendo con professionalità la didattica nazionale, così come indicato dal grande pioniere della Subacquea Duilio Marcante. Negli anni ’50 Marcante fu tra i primi al Mondo a teorizzare e standardizzare (1959) le metodologie e le tecniche di insegnamento per l’acquaticità, l’apnea e per l’uso di ARA ed ARO (rispettivamente autorespiratore ad aria e ad ossigeno), aprendo vicino a Genova la prima scuola italiana di immersione. Pertanto, dal 1991, la Corallo Sub divenne a tutti gli effetti una scuola federale di immersione, svolgendo regolarmente i corsi per formare sommozzatori sportivi.

Dal 1994 in poi, per alcuni anni, la Corallo Sub coordinò alcuni importanti Corsi di Formazione Regionali, finanziati da Progetti Europei Interreg (Fondi POR), per formare guide ambientali subacquee, sommozzatori esperti, aiuto-istruttori e tecnici Otas (Operatore Tecnico di Archeologia Subacquea).

Da allora la Corallo Sub non ha mai smesso di operare nel campo della didattica subacquea, rilasciando anche brevetti sportivi di varie specializzazioni quali: Videosub, Biologia marina, Apnea, Ricerca e Navigazione subacquea,…

Un corso di Videosub

In particolare la Corallo Sub ha promosso costantemente la simpatica disciplina sportiva della Caccia Fotografica subacquea (o Safari Fotosub) che consiste nel fotografare i pesci costieri nei loro diversi ambienti di vita. Nelle gare di livello nazionale, organizzate con scadenza annuale dalla Corallo Sub, gli atleti devono presentare alla giuria un certo numero di foto aventi per soggetto pesci e tutti obbligatoriamente di specie diverse. L’atleta deve perciò unire il buon uso della fotocamera subacquea con la conoscenza bioecologica delle diverse specie di pesci dei nostri mari e dei diversi habitat costieri: dai fondi rocciosi a quelli sabbiosi, dalle praterie di posidonia agli anfratti e alle grotte sommerse.

In primo piano, Giuseppe Sotgiu e Luciano Lobrano

Questa disciplina, inizialmente riservata a subacquei esperti nell’uso di costose macchine fotografiche con pellicola 24×36, si è via via semplificata. Da parecchi anni possono partecipare alla gare di safari fotosub, in apnea o con ARA, anche neobrevettati con piccole fotocamere compatte digitali.

Nel 1999 la Corallo Sub organizzò un corso per Istruttori Federali di 2° grado (M2). Nel campo del sociale, la Corallo Sub ha collaborato con associazioni come il G. S. Silenziosi di Sassari (Italiana Disabili FISD), per i cui iscritti sordomuti ha organizzato più volte i Campionati Italiani pesca da riva e da imbarcazione.

In campo ambientale, la Corallo Sub ha collaborato più volte con Enti o altre associazioni (quali ad esempio Legambiente) in attività di pulizia di coste e fondali da plastiche e rifiuti vari o nel recupero di nasse e reti abbandonate.

Nel settembre del 1998 la Corallo Sub coinvolse decine di suoi soci subacquei per realizzare, insieme a Legambiente, al Centro di Immersione Sassari di Tino Scotto e ad altre associazioni, la più grande catena umana mai vista. Circa 250 subacquei si immersero contemporaneamente nelle acque di Porto Conte per auspicare la nascita del Parco Geomarino di Capo Caccia. La manifestazione portò i suoi frutti. L’anno successivo venne istituito il Parco Regionale di Porto Conte e poco dopo (2002) prese il via l’area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana. Stava nascendo, sia pur a fatica, una nuova coscienza ambientale anche in campo marino.

Ricordiamo anche, tra le tante manifestazioni fatte, la giornata di pulizia dei fondali del porto denominata “Porto pulito 2006” organizzata dal Circomare-Guardia Costiera di Alghero

Nel 2004, insieme all’HSA (Handicap Scuba Association), la Corallo Sub promosse ad Alghero un corso di “Specializzazione HSA” rivolto agli istruttori. Questi hanno così potuto apprendere le tecniche di insegnamento delle attività subacquee per persone con limitazioni fisiche e per i loro accompagnatori. Lo scopo ultimo era consentire a persone non vedenti, a paraplegici e a tetraplegici di andare sott’acqua in sicurezza e godere dei benefici effetti psicofisici dell’immersione.

Fu un’esperienza importante e di grande valore. A questo corso, che ha avuto come docenti Aldo Torti, Stefano Torti e Roberto Ugnutu, hanno partecipato numerosi istruttori Corallo Sub tra cui: Alberto Sechi, Roberto Barbieri, Marco Busdraghi, Daniele Busi e Rolando Galligani.

La Corallo Sub Alghero, come tutte le Scuole Federali di Immersione Fipsas/Cmas, si caratterizza per lo spirito associazionistico, per l’elevata professionalità degli istruttori e per le finalità dei corsi rivolti verso la sicurezza e verso la formazione di un sommozzatore consapevole. L’obiettivo è quello di arginare la commercializzazione dei brevetti sub, che tende spesso a velocizzare la durate dei corsi e a diminuire di conseguenza gli standard di sicurezza.

Nel 2009 ci ha lasciato Raffaele Foddai, grande subacqueo, ideatore e socio fondatore dell’Associazione.

Raffaele Foddai

Anche in questi ultimi anni la Corallo Sub e stata molto attiva nell’organizzare o nel collaborare fattivamente a tante manifestazioni sportive e culturali di ambito marino e subacqueo. In collaborazione con vari Enti pubblici o altre Associazioni si svolgono annualmente gare selettive nazionali per il Campionato Italiano di Safari Fotosub o gare di pesca in apnea, quale il ”Trofeo Corallo Sub” (quest’ultimo organizzato con la Pro Loco di Villanova Monteleone). Negli anni molti atleti si sono distinti nelle varie discipline. Citiamo Angelo Fiori e Luigi Zagati (fotosub), Federico Giudice, Francesco Piras e Ivan Ferrigato (pesca apnea).

Gruppo di atleti Corallo Sub. Secondo da sinistra Giuseppe Sotgiu, attuale presidente.

Per avvicinare i giovani alle attività subacquee, gli istruttori della Corallo Sub organizzano, quando l’apertura della piscina comunale a Maria Pia lo consente, manifestazioni varie tra cui “Tutti Sottacqua”, che consiste in una prova di respirazione subacquea con erogatore e bombola ad aria, aperta gratuitamente a tutti, sia turisti che residenti, che desiderano provare queste emozione.

Nel 2018, dopo ben 34 anni di presidenza di Alberto Sechi, viene eletto presidente Luciano Lobrano, dimissionario nel 2021. Dai primi mesi del 2022 è presidente della Corallo Sub Alghero l’apneista Giuseppe Sotgiu.

Da sinistra, Luciano Lobrano, Carmelo Polano, Alberto Sechi, Roberto Barbieri

 

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