Michele Lauro una vita da lupo di mare


Una vita da lupo di mare
Michele Lauro
Michele Lauro

Nato ad Alghero nel 1909, figlio di Angelo nativo dell’isola del Giglio ed esperto marinaio che conosceva bene la Sardegna per aver frequentato i suoi porti con i velieri che facevano la spola con la Toscana trasportando, in particolare, laterizi da Livorno (in genere tegole) e legname dall’isola.

Angelo Lauro finisce col trasferirsi in Alghero ai primi del ‘900 con la moglie Restituta Fanciulli.

Michele, appena quindicenne,  segue le orme del padre Angelo e inizia la sua avventura di uomo di mare girando in lungo e in largo il Mediterraneo con i velieri da carico.

Poco più che ventenne, ormai esperto marinaio, al comando del veliero IRENE dell’armatore Dachena di Sassari guida una piccola flottiglia di 3-4 barche che trasportano merci varie da e per la Sardegna toccando porti liguri, toscani e siciliani in particolare.

Erano tempi in cui si navigava a vela orientandosi, nei lunghi viaggi,   con le stelle e i fari costieri  e i piccoli velieri si spostavano formando piccole flottiglie guidate da marinai esperti che garantivano il rispetto delle rotte e gestivano al meglio le normali difficoltà che si incontravano durante i viaggi.

Il giovane Michele Lauro era uno di questi uomini e negli anni trenta-quaranta del secolo corso ha  trasportato con con questo tipo di naviglio   legname, laterizi, formaggio, pellami  e merci di ogni tipo che in quegli anni rappresentavano il grosso del commercio da e per la Sardegna.

Barca di Michele Lauro (l'ingegno sul supporto)
Barca di Michele Lauro (l’ingegno sul supporto)

Finita la guerra, siamo nel 1946, un gruppo di appassionati del mare ( Raffaele Catardi, Paolo Ruju e Vittorio Sella) diede vita al primo circolo sportivo marinaro della città; nasceva lo Yacht Club Alghero.

Vengono acquistate le prime imbarcazioni sociali e i giovani velisti, sotto la guida di Michele Lauro, acquisiscono le prime nozioni di quella che presto diventerà anche la prima scuola vela di Alghero.

Michele Lauro contribuirà inoltre in misura importante all’organizzazione portuale della nautica da diporto.

Negli  anni ‘50, contestualmente agli impegni nella gestione del porto, Michele Lauro armò una propria barca per la pesca del corallo che non ebbe molta fortuna per la scarsa remunerazione del pescato, da secoli monopolio dei campani che traevano gli utili maggiori dalla manifattura che, com’è noto, si svolgeva a Torre del Greco.

Michele Lauro (secondo da destra)
Michele Lauro (secondo da destra)

Dopo 60 anni dedicati al mare saranno gli ulivi della sua bella campagna di Carrussè a soddisfare gli interessi di una persona che, dopo una vita di lavoro in mare, non si dedicherà certo agli ozi della campagna.

Nel 1999 “ciu Michel” lascerà questo mondo sicuramente  pronto a navigare altri mari e toccare altri porti.

Nino Monti
con la collaborazione tecnica di Carmelo Murgia

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