Idroscalo di Porto Conte

Nel 1937 inizia per Alghero una nuova era: quella dell’aviazione. Primo luglio di quell’anno viene inaugurata infatti la nuova base per idrovolanti a Porto Conte.

Una inaugurazione in pompa magna alla presenza di autorità civili e militari che hanno assistito al primo ammaraggio di un grosso idrovolante Zappata Cant. 506 nelle acque limpide della baia.

Zappata Cant. 506
Zappata Cant. 506

Ai comandi il generale Giuseppe Viale, cittadino sassarese, famoso per essere stato uno dei piloti che accompagnarono Italo Balbo nella famosa trasvolata atlantica del 1930.

Un altro pilota, l’algherese Giovanni Ferdinando Accardo, partecipò alla seconda trasvolata nel 1933 e, al suo ritorno, accolto trionfalmente da tutta la città.

Agli studi e alle prove della costruzione dello scalo fece parte anche un algherese, Michele Macciotta, comandante pilota nel 1940 sulla linea Roma-Porto Conte-Barcellona ricordato con dovizia di particolari da Enrico Valsecchi nel libro “Fertilia, storia del suo territorio”.

La prima rotta che fece scalo a Porto Conte con un “Savoia Marchetti 66” era quella di Genova-Alghero-Cagliari-Tunisi e viceversa.

Si inaugurava nello stesso periodo anche il servizio Roma-Porto Conte e viceversa. Il volo durava due ore circa.

Gli idrovolanti facevano capo alla compagnia Ala Littoria il cui nome si inquadra perfettamente nel momento politico nel quale si viveva in Italia.

L’agenzia che gestiva i servizi a terra, dopo un breve periodo che faceva capo a Gavino Marengo, passò definitivamente alla famiglia Oliva tuttora presente con la propria attività nell’erogazione di servizi sia nell’ambito aeroportuale e più in generale in quello legato al turismo.

Nel 1943, con la guerra in corso, la base di Porto Conte chiuse l’attività.

Nell’immediato dopo guerra la ripresa dei voli avvenne con l’utilizzo dell’aeroporto di Fertilia costruito nel 1935 per uso militare. Alla fine degli anni ’40 fu aperto anche al traffico civile.

Resti del pontile dell'idroscalo
Resti del pontile dell’idroscalo

Redazione

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