Tutti gli articoli di Redazione

Luigi Zagati, una vita di immersioni subacquee

di Roberto Barbieri

Se il sogno di volare in libertà per i cieli si concretizza solo con la macchina volante dei fratelli Wright (1903), il sogno, altrettanto fantastico, di nuotare come i pesci sotto la superficie del mare diventa realtà solo con l’invenzione di un apposito respiratore automatico di aria compressa. E’ l’erogatore Aqua Lung di Cousteau-Gagnan (1943). Continua la lettura di Luigi Zagati, una vita di immersioni subacquee

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La Corallo Sub festeggia i suoi primi 50 anni

di Roberto Barbieri

Lo scorso dicembre 2023 l’Associazione Sportiva Corallo Sub Alghero ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita. La Corallo Sub venne infatti costituita nel lontano 1973 da alcuni subacquei “storici” algheresi tra cui Roberto Coinu, Gianvico Usai e soprattutto Raffaele Foddai, che ne fu l’ispiratore ed il suo primo dinamico presidente. Continua la lettura di La Corallo Sub festeggia i suoi primi 50 anni

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Itinerario semiserio tra le peggiori bettole algheresi

  • di Roberto Barbieri

E’ una sera qualunque del mite, ma ventoso, inverno algherese. Sono con alcuni amici nella sede dell’ANMI (l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia). ANMI? Associazione ché? E dov’è? Chiamata così, pochi la conoscono. -Ah, ma certo, ho capito, vuoi dire il Circolo marinai? Quello che era in piazza Civica? -. Ma si, proprio quello! Continua la lettura di Itinerario semiserio tra le peggiori bettole algheresi

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La signora delle conchiglie

In ricordo di Maria Teresa Spanu

 

di Roberto Barbieri

Recentemente se n’è andata Maria Teresa Spanu. Se n’è andata discretamente, come era nella sua personalità, come era nel suo carattere schivo e modesto. E’ stata maestra di Scuola Elementare, era grande appassionata della biologia del mare, ma era anche molto, molto di più. Innamorata da sempre del meraviglioso mare di Alghero, non si è fermata alla contemplazione estetica dei tramonti su Capo Caccia o alle piacevoli nuotate estive. Ha trovato il modo di avvicinarsi al mondo che è nascosto sotto le onde, pur senza andare sott’acqua. Ha trovato il modo di scoprire molti segreti del mare rimanendo semplicemente su una spiaggia. Ha trovato il modo di entrare in un consesso scientifico internazionale pur senza avere alle spalle un prestigioso istituto oceanografico, anzi lavorando solitaria nella sua villetta immersa nel verde, in un tranquillo angolo di Alghero. Continua la lettura di La signora delle conchiglie

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Lo forn de xià Valeria

di Tonio Mura Ogno

La sveglia era prima dell’alba e con la pasta lievitata si confezionava lo pa punyat, cinque anche sei pani. Un panno bianchissimo foderava lo canistru, dove veniva depositato il pane. Con un segno della croce si benediceva il lavoro e il cibo, e con un altro panno, candido come la neve, lo si copriva. Si usciva di casa che ancora era buio e mia mamma portava lo canistru al cap, tenuto in equilibrio con una mano. Si raggiungeva quindi il forno a legna, a meno di 50 metri. Oggi, esattamente in quel locale di via Ardoino, a due passi dal Palau Gitat (attualmente rimane solo la piazza), si trova una famosa birreria. La maestria del fornaio era impressionante, e il profumo buono del pane cotto invadeva la via e anche la Plaça de San Miquel, dove ancora erano evidenti i resti del bombardamento del ’43. Dopo qualche ora si andava a ritirare il pane, che doveva durare tutta la settimana, praticamente un pane al giorno, anche di meno. Quando il pane cominciava ad indurire si bagnava nel brodo de la copaza di peix, pescato da mio padre da uno scoglio sotto la Torre di Sulis, oppure si bagnava nel caffelatte a base di Miscela Leone. Continua la lettura di Lo forn de xià Valeria

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Concorso fotografico “I volti del mare”

Concorso fotografico 2023
I Volti del Mare

Memorial Roberto Serra

Le dodici fotografie finaliste

Presidente della giuria

Gustau Navarro

Giurati

Giulia Ceccherelli

Chiara Murru

Nicola Nieddu

Stefano Serra

Fotografie candidate al concorso fotografico 2023

101-Wild-Sparkling
101-Wild-Sparkling
Il mare selvaggio e puro della Speranza, Spiaggia di Poglina 
102-Linfinito-oltre-la-finestra
102-Linfinito-oltre-la-finestra
Il mare simboleggia l infinito a cui l uomo aspira, anche senza saperlo. Lo guarda e anela ad esso
103-Incontri-al-tramonto
103-Incontri-al-tramonto
Nuovi incontri al tramonto si confondono con i colori grigio azzurro del mare di Alghero.
104-Nostalgia-del-ritorno
104-Nostalgia-del-ritorno
Scattata dalponte del traghetto durante il rientro di una breve ma bellissima vacanza
105-Il-Tramonto
105-Il-Tramonto
Descrizione dell'opera: Un bellissimo tramonto fotografato nel lido di Alghero in un giorno di fine estate. Uno scatto veramente profondo attraverso questo scatto spero di trasmettere tante emozioni.
106-Tartaruga
106-Tartaruga
Estate 2022, Monte Ossini 07031 La Ciaccia
107-la-totale-liberta
107-la-totale-liberta
Parapendio in volo a Littigheddu
108-Blu
108-Blu
Alghero, la pesca
109-les-perles-cachees-de-la-Sardaigne
109-les-perles-cachees-de-la-Sardaigne
quelque part au paradis Sarde
110-tramonto-sull-Asinara
110-tramonto-sull-Asinara
parapendii in volo a Littigheddu
111-Wagners-Fliegende-Hollander
111-Wagners-Fliegende-Hollander
una nave che vola, allontanandosi da Porto Torres
112-Rocher-de-mer
112-Rocher-de-mer
Magnifique rocher
113-Coucher-de-soleil-sur-mer
113-Coucher-de-soleil-sur-mer
Magnifique coucher de soleil.
114-Liege
114-Liege
Le mur de liège
117-King-kong-o-poiana
117-King-kong-o-poiana
King kong o poiana ?
118-Il-Matrimonio-Perfetto-tra-Mare-e-Sole
118-Il-Matrimonio-Perfetto-tra-Mare-e-Sole
Scatto effettuato a fine estate sul litorale Alghero-Bosa dopo alcuni giorni di vento di Maestrale, condizione ideale di chiarezza del paesaggio.
119-Capaltard-algueres
119-Capaltard-algueres
Tramonto all'inizio di agosto dalle muralla del Carme, a L' Alguer vella.
121-Armonie-Silenziose
121-Armonie-Silenziose
Descrizione dell'opera: Questo scatto non è solo una foto, è una dichiarazione. Utilizzando una lastra di metallo come tela, ho immortalato impronte umane per simboleggiare un legame inossidabile con il mare. Il metallo, con la sua durabilità, parla di eternità, mentre il mare, sempre in movimento, rappresenta il flusso incessante della vita. Il bianco e nero serve a spogliare la scena di ogni distrazione, lasciando solo l'essenziale: un dialogo eterno tra uomo e natura. In poche parole, è un'esplorazione visuale del nostro desiderio di connessione e permanenza in un mondo in continua evoluzione.
122-Amici-al-mare
122-Amici-al-mare
Tramonto sull’Asinara
123-il-vento-sulle-vele
123-il-vento-sulle-vele
Un parapendio in volo a Palmadula
124-Quando-il-mare-si-fonde-con-il-cielo
124-Quando-il-mare-si-fonde-con-il-cielo
L’opera è stata eseguita a Santa Lucia di Siniscola in una giornata cupa e piovosa del lontano giugno 2023 ! L’emozione che suscita arriva dritta dritta al cuore regalando serenità e pace interiore!
125-Dobloni-doro-in-Piazza-Sulis
125-Dobloni-doro-in-Piazza-Sulis
"Il mare pulito e cristallino rappresenta la nostra vera ricchezza.
Le acque limpide di Piazza Sulis trasformano i ciottoli in dobloni d'oro.
"
126-Sole-nel-mare
126-Sole-nel-mare
Le due meraviglie del mondo. Il sole e il mare . Al tramonto tutto è più magico.
127-In-sintonia-con-il-mare
127-In-sintonia-con-il-mare
Al calare del sole, la luce del tramonto dipinge il mare di sfumature dorate e arancioni. La ragazza, dopo un'intensa sessione di surf, si distende sulla sua tavola. In quel momento, la tavola stessa sembra evaporare, lasciando l'illusione che lei stia galleggiando direttamente sull'acqua. I riflessi del tramonto uniscono cielo e mare in un'unica tavolozza di colori, e lo sguardo della ragazza è rivolto verso l'alto, come se cercasse un dialogo con l'universo. È un'immagine che cattura un istante di pura connessione: ogni onda che tocca la tavola è come un saluto familiare, ogni goccia d'acqua una carezza. In questo momento di serenità e bellezza, sembra che lei e il mare siano un tutt'uno, pezzi di un puzzle più grande governato dalla magia del tramonto.
128-Mirror
128-Mirror
Aspettando il vento sullo specchio d'acqua.
129-Inchino-del-sole-ai-doni-del-mare
129-Inchino-del-sole-ai-doni-del-mare
"Il mare ospita e regala una grande quantità di pescato per il fabbisogno mondiale.
In un catino celeste, colmo di acqua salata, giacciono tre pesci il cui corpo argentato brilla abbagliato dai raggi del sole in una splendida giornata d'estate, rendendo questa foto un piacevole ""quadro"" dai toni sfumati ma intensi.
"
130-un-mare-in-gabbia
130-un-mare-in-gabbia
Dietro ad una rete si vede un mare popolato di persone e navi…i primi piani e gli sfondi si confondono quasi a sembrare un fotomontaggio
131-Solitudine
131-Solitudine
Scorci Punta Giglio in primavera
132-Un-abitante-del-mare
132-Un-abitante-del-mare
Quest'opera vuole rappresentare chi nel mare ci vive, lo popola, lo difende, lo osserva e ne è padrone.
133-pietre-lucenti-e-me
133-pietre-lucenti-e-me
Pietre lucenti, acqua scintillante e mi godo il tramonto
134-Acqua-di-sera-rossa
134-Acqua-di-sera-rossa
l'ultimo bagliore delle pietre prima del tramonto
135-Ciao-ciao-sole-
135-Ciao-ciao-sole-
Ciao ciao sole fino a domani, non vedo l'ora
136-Le-onde-nella-baia
136-Le-onde-nella-baia
Onde nella baia e rocce nel mare. La natura è meravigliosa
137-Un-meraviglioso-giorno-di-vacanza
137-Un-meraviglioso-giorno-di-vacanza
Una splendida giornata di vacanza sulla scintillante spiaggia di Rena Majore
138-Bellissime-onde
138-Bellissime-onde
Belle onde sulla spiaggia di Rena Majore
139-Rocce-in-mare
139-Rocce-in-mare
Rocce in mare vicino all'Argentiera
140-Il-mare-selvaggio
140-Il-mare-selvaggio
il mare selvaggio vicino all'argentiera.
141-Passione
141-Passione
Nulla lasciato al caso,tutto deve essere perfetto.
142-Nel-blu-sul-blu
142-Nel-blu-sul-blu
Volo libero sul mare, località Porto Palmas
143-Un-pezzo-di-specchio
143-Un-pezzo-di-specchio
Un omaggio alla città di Alghero e alle sfumature del suo immenso mare.
144-Quando-ti-perdi
144-Quando-ti-perdi
Quando ti perdi le foto con cui volevi partecipare al concorso!
145-Onde-a-Settembre
145-Onde-a-Settembre
Resti di una mareggiata settembrina
146-Rinascita
146-Rinascita
Ieri duro lavoro oggi passione
147-Aixecant-els-nuvols
147-Aixecant-els-nuvols
Primer mig sol sortint del mar. Aixeca els núvols la seva presència i il·lumina tot en la vida.
148-Sea-Tales-Canvas
148-Sea-Tales-Canvas
Harmonious watercolor brushstrokes transforming shot into a canvas.
149-Tramonto-settembrino
149-Tramonto-settembrino
La spiaggia deserta dopo giornate affollate di bagnanti e il mare che riflette il sole nascosto tra le nuvole .
150-Marboira
150-Marboira
Boia en la Boira i el mar, igual que un mirall igual que volar. Colera (costa brava).
151-Blau-de-blaus
151-Blau-de-blaus
Tempesta caminant sobre el mar. Costa daurada.
152-Salmonat
152-Salmonat
Fotografia d’un capvespre salmonat al Golf d’Asinara. Le Saline.
153-Gat-cacador
153-Gat-cacador
Gat prenent el sol del matí avans d’anar a caçar. Porto conte, Sandenya.
154-Colgada
154-Colgada
Colgada de sol perfecte, de cami a cap de la caça. Sardenya.
155-Far
155-Far
Far il.luminat per ultima llum del dia. Porto Conte.
156-Lluna-daurada
156-Lluna-daurada
La llum de la lluna, provocant uns colors degradats perfectes. Llançà (costa brava).
157-Son
157-Son
Amb l’ultima llum del dia la son atrapa el gran home estirat. Vista Cap de la caça.
158-Veler-amoros
158-Veler-amoros
Dins un cel rosa l veler navega sobre un mar en calma. Costa brava.
159-En-el-temps
159-En-el-temps
En el temps hi ha la bellesa. Alguer (Sardenya).
160-Il-Gigante-e-larcobaleno
160-Il-Gigante-e-larcobaleno
La visione di questa immagine ispira speranza. Il Gigante protettore illuminato dall'arcobaleno
161-Canoa-al-tramonto
161-Canoa-al-tramonto
Ultimo tramonto estivo, foto realizzata in una delle più belle spiagge di Alghero, le bombarde.
162-Gabbiano
162-Gabbiano
Guardiano del mare
163-Trasparenza
163-Trasparenza
Trasparenze alla Speranza
164-Altezze
164-Altezze
Castelsardo vista da parapendista in volo
165-Tramonto
165-Tramonto
Gioco di luci
166-Acqua-in-liberta
166-Acqua-in-liberta
Nella calda estate il mare ci avvolge con la sua freschezza e in un tuffo ritroviamo il nostro desiderio di libertà
167-LURLO-del-mare
167-LURLO-del-mare
Vedendo questa pietra ho pensato all'opera di Munch "l'urlo". Grido disperato di un mare sempre più maltrattato.
168-Tramonto-con-riflessi-a-Giliacquas
168-Tramonto-con-riflessi-a-Giliacquas
A Giliacquas (Elmas), nella laguna di Santa Gilla, si trova un piccolo approdo utlizzato dai pescatori locali che con le loro barche, talora sgargianti, si recano quotidianamente a pescare. Alcune volte al tramonto, quando il vento si ritira, con un po' di nuvole si possono ammirare dei meravigliosi riflessi.
169-La-finestra-sul-mare
169-La-finestra-sul-mare
La finestra sul mare, con immagini irripetibili ogni giorno,da ammirare dal mio posto di lavoro…..
170-Profumo-del-mare-tra-i-capelli
170-Profumo-del-mare-tra-i-capelli
Mare, maestrale, natura e profumi dalla Sardegna
171-Spiriti-liberi
171-Spiriti-liberi
Il ns mare è energia pura per tutti gli spiriti liberi
172 - Alguer
172 - Alguer
Foto panoramica scattata subito dopo il tramonto.
173-Sincronie-acquatiche-verso-linfinito
173-Sincronie-acquatiche-verso-linfinito
Nuotata in libertà con i colori dell'autunno in estate.
174-Cartolina-dal-mare
174-Cartolina-dal-mare
L'immensità del mare e i suoi colori.
175-aspettando-ti-ritrovomi-ritrovo
175-aspettando-ti-ritrovomi-ritrovo
Senza limiti il cielo e il mare si uniscono si confondono ,l ' uomo con la sua barca ,in un filo di continuità attende il terzo elemento : il vento. E nella solitudine dell'attesa si ritrova
176-La-forza-della-natura
176-La-forza-della-natura
Temporale su Capo Caccia.
177-Il-sole-tra-mare-e-cielo
177-Il-sole-tra-mare-e-cielo
L'affascinante colore del mare in tempesta.
178-Rigenerarsi-allalba
178-Rigenerarsi-allalba
L'intensità del cammino all'alba.
179-Sassolini-nelle-scarpe
179-Sassolini-nelle-scarpe
La selvaggia cala di Lampianu, nella costa nord ovest della Sardegna, si è offerta per un sontuoso tramonto che ha chiesto un modesto tributo, togliersi i sassolini dalle scarpe…
180-Cabo-da-roca
180-Cabo-da-roca
Qui finisce il volto della terra e il mare comincia
181-Il-tesoro-di-Alghero
181-Il-tesoro-di-Alghero
foto in primo piano di un pezzo di corallo sopra uno scoglio con il mare di fondo
182-Fiat-lux
182-Fiat-lux
varchi di luce che illuminano il volto del mare
183-Fiocco-al-vento
183-Fiocco-al-vento
Foto scattata durante una regata di vela latina nel momento in cui l'equipaggio perde il fiocco
184-Quasi-scuffia
184-Quasi-scuffia
Regata di vela Latina , Ishtar quasi scuffia ma la prontezza dell'equipaggio ha salvato la situazione
185-Oh-issa
185-Oh-issa
le mani cambiano il volto del mare
186-Equipaggio-di-vela-latina
186-Equipaggio-di-vela-latina
Aspettando la prossima prova
187-Riflessi
187-Riflessi
senza filtri e senza volerlo
188-Colors-de-roques
188-Colors-de-roques
Roques precioses a Torre Argentina, Sardenya
189-La-pleta-al-mar
189-La-pleta-al-mar
Ramat de cabres a la pleta després d’arribar d’un llarg viatge desde els Prineus. Cunit, Tarragona. Camins ramaders de marina. Pastors reivindiquen que estan amb l’aigua al coll.
190-Scontri
190-Scontri
Forse oggi è un po’ agitato…
191-Secretly
191-Secretly
immortalare il tuo volto celata da un albero
192-Zen-Surfing-in-the-blue-Mediterranean-Sea
192-Zen-Surfing-in-the-blue-Mediterranean-Sea
Il mare inteso come momento ricreativo ma anche di ricarica, si dice che praticare il surf equivalga a meditare… 《Non puoi fermare le onde ma puoi imparare a cavalcarle con il surf》, è una delle frasi più famose di Jon Kabat-Zinn, considerato il padre della mindfulness È un modo come un altro per descrivere la meditazione, attraverso questa pratica siamo in grado di portare nella nostra vita un nuovo stato di equilibrio.
193-Balena-blu
193-Balena-blu
L’immensità del mare e dei suoi abitanti come questa magnifica Balena blu
194-Pescatori
194-Pescatori
Mirissa-Sri Lanka. Viaggio pieno di sorprese come la vista di questi pescatori hanno trovato un modo creativo per svolgere tale lavoro
195-Visione
195-Visione
Visione è l'emozione che provo ogni volta che guardo l'immensità del mare.
196-Il-Vento
196-Il-Vento
La vita è come una tavola da surf . Con essa puoi navigare, incrociare le onde muovendoti con equilibrio ma soprattutto, sceglierne i colori.
197-La-pesca
197-La-pesca
È un angolo del mondo, lontano dagli occhi dei turisti che preferiscono le spiagge, siamo in Sri Lanka ed il mare non è divertimento ma duro lavoro
198-La-foca-y-el-mar
198-La-foca-y-el-mar
Fotografia hecha con un mòbil oppo
199-Mar-endins-sen-va-la-barca
199-Mar-endins-sen-va-la-barca
Imatge feta amb un Oppo.
200-Riflesso-sul-mare
200-Riflesso-sul-mare
anche il vento riposa
201 - Mira - On?
201 - Mira - On?
“Mira!”(Guarda!) – “On?” (Dove?) Vuole rappresentare la confusione e il caos della società moderna, nella quale ogni individuo segue un suo percorso personale, incapace di stringere amicizie e rapporti duraturi, perdendo completamente l’importanza del viaggio comune in cui tutti guardano nella medesima direzione. Il mare, sempre presente sullo sfondo, funge da silenzioso testimone.
205-Lattesa
205-Lattesa
Mentre aspetti che diminuisca la forza del vento e si formino le onde, scruti l'orizzonte ed intanto ti prerari, da lontano vedi la schiuma bianca ed inizi a contare i set delle onde…..1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7.L'attesa è finita, bisogna entrare in acqua e vivere le sfide nella speranza di cavalcare l'onda perfetta.
206-Il-binario-sul-mare
206-Il-binario-sul-mare
Un treno immaginario che si immerge negli abissi del mare.
207-Vola-libero
207-Vola-libero
Verso il tramonto
208-Una-finestra-sul-mare
208-Una-finestra-sul-mare
Polifemo guarda il mare
209-Occhio-allorizzonte
209-Occhio-allorizzonte
uno sguardo dove si perdono i pensieri
210-Blue-And-Red
210-Blue-And-Red
Il surfista vestito di rosso, con la tavola dello stesso colore, sembrava quasi spingersi per riunirsi alle rocce rosse della Marinedda, mi colpì questo stacco di colori, il movimento per cavalcare e superare l'onda.
211-Annina-1920
211-Annina-1920
Tramonto al Porto di Alghero
212-Caddos-in-su-mare
212-Caddos-in-su-mare
Cavallerizza in abito sardo
213-un-Sardo-e-una-Francese
213-un-Sardo-e-una-Francese
Sono Marielle e Salvatore Nurra. Una fotografia scattata prima della regata Palermo- Montecarlo.Una immagine di unità e passione per il mare.
214-Shades-of-blue
214-Shades-of-blue
I took this picture while on vacation in Sardegna. I was taken aback by the clear sea in contrast with the blue skies ahead. A perfect moment captured for eternity.
215-Secernono-la-felicita-con-momenti-semplici-
215-Secernono-la-felicita-con-momenti-semplici-
Domani, andiamo a navigare con nonno direzione belle navigazioni.
216-Tramonto-in-regata-3-Golfi-offshore-race
216-Tramonto-in-regata-3-Golfi-offshore-race
Questa foto e stata fata durante la Regata Tre Golfi offshore race (155 miles), all around the gems of the bay of Naples including Ischia, Ponza, and Li Galli. Abbiamo vinto la regata in due.
217-Specchio-dacqua
217-Specchio-dacqua
Il pianoforte in un viaggio infinito. L'oceano dall'isola di Madeira diventa un'unica cosa insieme con la coda del pianoforte, la cui musica è capace di traghettare gli ascoltatori verso orizzonti lontani.
219-Luomo-di-pietra-e-il-mare
219-Luomo-di-pietra-e-il-mare
Quando i volti li disegna il vento…
220-Il-genio-della-lampada
220-Il-genio-della-lampada
" Comanda ciò che vuoi", disse il genio " e io ti accontenterò." " Portali a casa" rispose il ragazzo, guardando l' orizzonte.
221-uomo-e-barca
221-uomo-e-barca
Un uomo si trova in una barca a vela in un momento senza vento, con mare totalmente piatto.
222-Il-mare-tra-passato-e-futuro
222-Il-mare-tra-passato-e-futuro
Giugno 2023, spiaggia di Arromanche, due bambini giocano liberi e spensierati, sullo sfondo i resti del porto galleggiante creato dagli inglesi dopo lo sbarco in Normandia. Il mare come simbolo del sacrificio del passato e della speranza del futuro.
223-Elefante-marino
223-Elefante-marino
Scorcio della Manica dalle scogliere di Etretat, Normandia; bellissime falesie modellate dal vento e dal mare il cui lento e incessante lavorio ha creato la sagoma di un elefante che si staglia nell'azzurro "marino".
224-Un-volo-al-tramonto
224-Un-volo-al-tramonto
Il mare ha tanti volti. Pace, tranquillità, conforto. Questa foto trasmette la tranquillità che ci regala il mare al tramonto mentre in città si scatena il caos. La libertà dell'uccello che vola sul mare, la libertà delle persone che lo contemplano. La nave in attesa di partire. In fondo, il mare ha il volto che tutti desiderano. O mar tem muitas caras. Paz, tranquilidade, conforto. Esta foto transmite a tranquilidade que nos passa o mar ao pôr do sol enquanto a confusão acontece na cidade. A liberdade do pássaro a voar sobre o mar, a liberdade das pessoas a contemplá-lo. O navio à espera de partir. No fundo, o mar tem a cara que cada um lhe quer.
225-Summer-on-a-solitary-beach
225-Summer-on-a-solitary-beach
Il sistema della laguna di nella Provincia di Thuan Thien Hue, nelVietnam Centrale, è uno dei più grandi e complessi del sud-est asiatico. La lunga spiaggia che separa la alguna dal Mar Cinese Meridionale è il teatro delle partenze notturne, tradizionali e agili barche da pesca, che possiamo vedere in secca sullo sfondo dopo il rientro mattutino. Nella luce abbacinante del sole a picco di mezzogiorno, un pescatore solitario attende paziente e immobile con la canna in mano, in un punto mutevole che forse non è più terra e non è ancora mare.
226-Dove-e-la-mia-mamma
226-Dove-e-la-mia-mamma
Questo cucciolo di gabbiano tutti i giorni si presentava alla stessa ora, nello stesso posto con la speranza di rincontrare la mamma , con uno stridio commovente…
227-Oggi-rosa
227-Oggi-rosa
Uno dei tanti tramonti…si ma oggi con la sfumatura del rosa..
228-Sunset-Valledoria
228-Sunset-Valledoria
Sunset Valledoria
229-Appuntamento-sulla-scogliera
229-Appuntamento-sulla-scogliera
Amici che, dopo un lungo inverno lontani, si rincontrano, tutti gli anni, stesso giorno, stesso posto, per il consueto aperitivo sulla scogliera, a guardare il tramonto e talvolta anche i delfini.
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Alghero, sulle Tracce della preistoria

di Paolo Lombardi.

Nell’immaginario collettivo, Alghero occupa un posto di primo piano nelle mete turistiche più blasonate della Sardegna.
La città portuale così carica di profumo di storia medievale, ci fa vivere un’atmosfera magica, mentre si percorrono i suoi stretti vicoli racchiusi nelle possenti mura che affacciano i bastioni e le torri sul mare a ovest verso la penisola iberica. Il soggiorno ad Alghero offre la vacanza ideale, per gli amanti del mare l’offerta di spiagge dalla sabbia bianchissima e l’acqua verde smeraldo, non mancano certo di aspettative. Continua la lettura di Alghero, sulle Tracce della preistoria

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Punta Giglio a Lu Teatrì con Ignazio Chessa

di Carmelo Murgia.

Nei giorni scorsi il poliedrico attore Ignazio Chessa, insieme a Roberto Bilardi, hanno messo in scena un lavoro teatrale dal titolo FIORI E RICORDI A PUNTA GIGLIO, scritto da Roberto Barbieri che ne ha curato anche la particolare scenografia “d’epoca”.

Nell’opera, Ignazio Chessa interpreta un marinaio, in servizio appunto nella base militare della Marina di Punta Giglio, e che racconta se stesso in una notte di giugno del 1944. Siamo nella fase finale del secondo conflitto mondiale, quando la guerra è ormai passata oltre la Sardegna, lasciando però, in mare come a terra, una tragica scia di morti. Nel lungo monologo, il marinaio racconta degli anni passati su Punta Giglio a scrutare l’orizzonte in attesa dello sbarco delle navi anglo-americane. Sbarco che non avverrà. Un’attesa che gli ricorda il protagonista del romanzo di Buzzati Il deserto dei Tartari.

Ma racconta anche dei due bombardamenti di Alghero del maggio 1943 (esattamente 80 anni fa), del mitragliamento di sei pescatori algheresi e di tanti avieri dell’aeroporto. Il marinaio narrante ricorda anche l’affondamento delle Navi Trieste e Gorizia a Palau e Caprera. Anche di quest’ultimo episodio ricorrono gli 80 anni, e, meglio tardi che mai, proprio qualche settimana fa a Palau hanno calato in mare una statua commemorativa.

Nel monologo c’è anche spazio per raccontare episodi storici di cui fu protagonista la stessa base navale di Punta Giglio, come quando la batteria non sparò a due navi inglesi che si erano avvicinate alla costa e avevano aperto in fuoco per prime. Non colpire le navi fu probabilmente un atto di eroismo da parte dei marinai (pagato con un processo ai comandanti), ma che salvò Alghero da una probabile rappresaglia della flotta inglese. Si racconta di quando, nel cielo rosso del tramonto del 9 settembre 1943, da Punta Giglio videro sfilare verso sud 15 grandi navi militari italiane. Andavano a consegnarsi a Malta, mentre la Nave Roma, era appena stata affondata al largo di Porto Torres, diventando la tomba per otre 1400 marinai.

E si racconta dei disegni fatti dai marinai sui muri della casermetta, ancora oggi presenti, e di un possibile incontro con un curioso Antoine de Saint-Exupery che sale a Punta Giglio e rimane affascinato dalla bellezza selvaggia e solitaria del luogo. Un luogo dove le alte rupi incontrano il mare con le sue grotte e i suoi coralli. Un luogo dove fiorisce il bianco giglio delle rocce e dove allora abitavano cervi, aquile di mare e foche monache. Alla fine del recital, il marinaio attore esprime preoccupazione per il futuro di un luogo tanto bello e fragile, e dubita che gli uomini, sempre bravi a distruggere, sapranno farne buon uso.

L’opera teatrale è stata sponsorizzata dal COMITATO PUNTA GIGLIO LIBERA. Dato il limitato numero di posti de Lo Teatrì, è andata in scena due volte nella stessa serata. Non si escludono future repliche nel geniale spazio di Ignazio Chessa, o forse a Maristella o altrove.

Roberto Bilardi
Roberto Barbieri
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Gianvittorio

 

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Fertilia e il Museo della Memoria

Il ricordo delle tragedie della storia non è mai facile. E diventa, a volte, il più importante scopo di vita per chi quelle tragedie ha vissuto. Ovvero ricordare, per mantenere e trasmettere quella memoria, con la speranza che l’uomo impari, capisca, rifletta, e non torni a ripetere le tragedie e le sofferenze del passato. Un messaggio per le nuove generazioni. Continua la lettura di Fertilia e il Museo della Memoria

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Dimmi chi c’è nel Canto 33 dell’Inferno…

di Roberto Barbieri

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Qualche sera fa, quasi per caso, sono stato invitato ad assistere ad una pièce teatrale nel mitico Lo Teatrì di Alghero. Lo Teatrì è probabilmente il teatro più piccolo al Mondo. Ma per quanto in miniatura, è una vera bomboniera artistica, una fucina di idee ed anche un capolavoro di soluzioni tecniche adattate allo spazio disponibile. Piccolo in dimensioni, ma grande in contenuti ed emozioni.

Ideatore e deus ex machina del teatro, ma anche attore, presentatore, regista, attrezzista, scenografo, organizzatore,…è Ignazio Chessa, geniale e vulcanico personaggio algherese.

L’ho incontrato per caso e mi ha invitato, quella sera stessa da lui, ad uno spettacolo teatrale. Un monologo di una ragazza. Altro non sapevo. Non il titolo, non il contenuto.

Ma, seguito lo spettacolo, non ho potuto fare a meno di prendere carta e penna e buttare giù queste righe. Titolo del lavoro, CANTO 33. Scritto e interpretato da Federica Seddaiu, diplomata all’Accademia di Arte Drammatica, con musiche di Luigi Frassetto.

Brava, simpatica e coinvolgente, Federica Seddaiu (cognome decisamente sardo) in questo lavoro racconta suo nonno Peppe, appunto di origini sarde, ma in seguito trapiantato a Roma. Peppe, nato del 1910, si scontra subito con una vita dura e difficile, comune a quasi tutti quelli della sua generazione che hanno vissuto fascismo e guerre. Bambino di sei anni è già servo pastore, costretto a dormire da solo nei boschi ed affrontare da solo paure e pericoli. Ma è intelligente e coraggioso e saprà sempre cavarsela nonostante le mille difficoltà della vita. Finisce in Abissinia, partecipa alla guerra di Spagna (costretto dalla parte sbagliata) e pure alla seconda guerra Mondiale.

Alla fine sposa una ragazza sarda ed a Roma, dove vivono, arrivano figli e nipoti. Riesce a dedicarsi alle sue passioni. In particolare ha un innamoramento per la Divina Commedia, letta per la prima volta da militare. Impara a memoria interi canti e registrerà le sue recitazioni nelle cassette magnetiche che si usavano negli anni ’80.

E quei nastri, ritrovati 40 anni dopo dalla nipote Federica, uniti ai suoi stessi ricordi, diventano l’ispirazione per la pièce teatrale. Una ricerca a ritroso nel tempo verso le proprie radici famigliari. E da qui anche il titolo del lavoro. Era lui, nonno Peppe, che le chiedeva sempre: dimmi chi c’è nel Canto Quinto? E nel Canto Ventiseiesimo? E nel Trentatreesimo? Brunetto Latini? Farinata? Ma, no. Chi c’è nel Canto 33?

Questo spettacolo mi ha fatto anche venire in mente, ed era naturale, le vicende di vita di miei nonni, in particolare del mio nonno paterno. Un uomo del 1892 che, nel 1911, a nemmeno vent’anni, fu sottratto ai campi e spedito nella guerra di Libia. Farà ritorno a casa dopo sette anni, nel 1918, senza mai un solo giorno di licenza, nemmeno quando morì la mamma, mia bisnonna. Era già una fortuna essere rimasto vivo. E in cambio di sette anni di guerra ricevette un pensione da miseria. Non gli bastavano due anni di risparmi per comprarsi un paio di scarpe…

Il secolo scorso è stato molto difficile, soprattutto la prima metà. Ma noi “nipoti” arriviamo dopo e quel passato tende a sfuggirci.

Torniamo però a CANTO 33.

Il monologo è autoironico e divertente, con numerosi riferimenti alla Sardegna, con il simpatico coinvolgimento del pubblico e con la recitazione di alcuni famosi passi dell’Inferno.

Ma quello che mi ha colpito e sento straordinario, al di là dello spettacolo, è l’atto d’amore che questa nipote ha fatto per suo nonno. A lei il passato non è sfuggito. Ha costruito e gli ha dedicato questo lavoro teatrale, arrivando persino a commuoversi quando, proprio in chiusura, chiama affettuosamente suo nonno per nome, Peppe…

Tanti di noi, forse tutti, hanno avuto nonni eccezionali a cui leghiamo con molto affetto la nostra infanzia e adolescenza. Nonni che ci hanno insegnato tanto e dato tanto amore.

Ma quanti nipoti arrivano a restituire questo amore così come ha fatto Federica? Quanti nipoti riescono a mantenere vivo e presente il ricordo del nonno quando non c’è più?

Viviamo in un tempo in cui non esistono neanche più gli album fotografici, e le vecchie foto ingiallite dei nostri nonni si perdono tra i nostri sbiaditi ricordi. Nonni vissuti in un tempo lontano quando non c’erano nemmeno i telefonini.

Certo qualche nipote va a portargli dei fiori ogni tanto. Qualcuno lo fa solo il 2 di novembre. Qualcuno neanche questo. La vita continua, ognuno di noi nipoti alle prese con la propria quotidianità, con i mille problemi della quotidianità.

Ma Federica non è stata una nipote qualsiasi, non si è nascosta dietro l’alibi della quotidianità. Ha trovato il modo, con intelligenza e sensibilità, di rendere omaggio a suo nonno Peppe. Quel bambino che, in tempi lontani e difficili, costretto a badare al gregge sui monti invece che andare a scuola, aveva poi, da grande, studiato gli autori classici e imparato a memoria la Divina Commedia.[/responsivevoice]

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Ignazio Delogu

Ignazio Delogu

un grande intellettuale algherese che pochi conoscono

di Roberto Barbieri

Ignazio Delogu (foto da web)

Grazie infinite al regista Marco Antonio Pani per aver realizzato un documentario sulla figura di Ignazio Delogu, uomo di cultura, scrittore, poeta, professore universitario, traduttore… e molto altro. Nato ad Alghero nel 1928, ma cittadino del Mondo, Ignazio Delogu è stato davvero un intellettuale multiforme ed un attivo protagonista della vita culturale e politica italiana.

Studioso soprattutto di letteratura catalana, spagnola e latino-americana, ha conosciuto personalmente e tradotto scrittori del calibro di Gabriel Garcia Marquez, Pablo Neruda, Rafael Alberti, Ernesto Che Guevara e tanti altri. Come Nanda Pivano importa in Italia la grande letteratura nordamericana, ed in particolare le opere della Beat Generation (J. Kerouac, A. Ginsberg, G. Corso…), Ignazio Delogu traduce in italiano grandi autori di lingua spagnola o catalana e di molti ne diventa amico.

Erano gli anni delle proteste contro la guerra in Vietnam e contro il regime dei colonnelli in Grecia, ma anche dell’entusiastico sostegno al Cile democratico di Salvator Allende, altro amico di Ignazio Delogu. Un sogno, quello cileno, che si infrange per sempre l’11 settembre del 1973. Per la mia generazione, eravamo adolescenti in quei primi anni ’70, le immagini in bianco e nero dell’assalto armato al palazzo presidenziale de La Moneda non potranno più essere dimenticate. E non potrà essere dimenticata la scia di sangue che ne seguì, tra cui, pochi giorni dopo l’assassinio di Allende,  la misteriosa morte di Pablo Neruda.

E Ignazio Delogu fa tutto il possibile per aiutare i suoi amici sudamericani. A Roma, diventa segretario dell’Associazione Italia-Cile, e molti profughi politici verranno aiutati a scappare dal lugubre regime di Pinochet.

E sempre in quegli anni è amico ed attivo collaboratore di Enrico Berlinguer. Frequenta il mondo intellettuale italiano: Guttuso, Moravia, Pasolini, Carlo Levi… e scrive poesie. Ma scrive anche numerose opere, soprattutto saggi, dedicati alla “sua” Sardegna. Insegna in varie Università, tra cui Sassari e Bari, traduce testi e scrive anche sui giornali.

Nei libri che leggevamo in quegli anni, “noi giovani” incontravamo spesso la firma di Ignazio Delogu. Nelle traduzioni, nelle prefazioni o nelle note fuori testo.

Ricordo, tra l’altro, un libro del 1967 dedicato alla vita di Beethoven, mia imperitura passione musicale. Il libro era double-face, allora si usava, e nell’altro verso c’era la vita di Goya, scritta da uno spagnolo e tradotta da Ignazio Delogu.

Nei libri che leggevamo in quegli anni, “noi giovani” incontravamo spesso la firma di Ignazio Delogu. Nelle traduzioni, nelle prefazioni o nelle note fuori testo.

Lessi per la prima volta il suo nome, come traduttore, nel libro di G.G.Marquez: Racconto di un naufrago, edito nel 1976. Ma ricordo soprattutto un piccolo libro, uscito nel 1967, e dedicato alla vita di Beethoven, mia imperitura passione musicale. Dato il mio interesse per Beethoven, comprai ovviamente la pubblicazione che però era double-face (si trattava dei tascabili doppi “Giano bifronte”) e nella seconda metà del libro c’era un saggio su Goya scritto da un autore andaluso, José M.Moreno Galván. Traduzione dallo spagnolo, ovviamente, di Ignazio Delogu. Ma questo libro aveva una particolarità. Proprio all’inizio, come prefazione, si può leggere una lettera personale che Moreno Galván invia ad Ignazio Delogu, e che, come tutte le lettere inizia con: Caro Ignazio,…

Ricordo che quell’inizio inusuale del saggio su Francisco Goya, ove per la prima volta leggevo il nome di Ignazio Delogu, mi rimase impresso. Inoltre quella breve lettera era non solo un ricordo dell’autore per il traduttore, ma anche una finestra che si apriva sugli ultimi anni della dittatura del Caudillo Franco. Non molto dopo, era il 1978, feci il mio primo viaggio in Spagna.  Una bella terra, allora molto diversa da quella di oggi.

Ma il tempo é comunque passato ed Ignazio Delogu, intellettuale davvero multiforme, muore nel 2011.

L’amico regista Marco Antonio Pani si è cimentato nel difficile compito di realizzare un documentario di quasi un’ora e mezza, ma con a disposizione pochissime immagini disponibili del protagonista. Un compito difficile e perfettamente riuscito.

Il risultato è un lavoro di montaggio “d’alta scuola”, con un sapiente equilibrio di spezzoni d’archivio, di grafica creativa e di contributi di persone che hanno conosciuto il protagonista.

Il lavoro scorre con grande fluidità e con un’ottima scelta delle musiche, vagando tra la Carbonia dell’infanzia, l’esplosività intellettuale della Roma del dopoguerra, il Cile di Allende e la Sardegna dipinta dai capolavori di Fiorenzo Serra.

Un grazie quindi al regista ed anche a chi ha collaborato alla realizzazione del documentario, tra cui: la Film Commission sarda, la Società Umanitaria/Cineteca Sarda e l’Omnium Cultural (Ignazio Delogu è stato un fondatore dell’Omnium Cultural de l’Alguer).

Presentazione del film ad Alghero

E’ auspicabile che la cultura sarda continui su questa strada, ovvero dedicare documentari di alto valore storico-artistico ai suoi figli migliori. La Sardegna è stata per secoli molto ingrata nei confronti di tanti suoi figli che molto hanno dato, mossi da nobili ideali, nel campo della cultura. E questo perché spesso incarnavano “pericolose” idee libertarie di giustizia sociale o di autonomia dell’Isola.

E’ ormai nell’aria un film documentario sulla figura di Antonio Simon Mossa, ed è sperabile che seguano altri lavori documentaristici dedicati a figure sarde meritevoli.

Una sola nota stonata. E’ dispiaciuto notare che alla proiezione di un film dedicato ad un grande algherese di levatura almeno europea, non erano presenti il sindaco di Alghero e nemmeno un qualche assessore. Un’assenza che nulla toglie al grande valore documentaristico ed artistico del film ed alle mature capacità registiche di Marco Antonio Pani.

Presentazione del film ad Alghero sulla destra il regista
foto di copertina tratta dal film di Marco A. Pani.
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La nave del re nel silenzio del mare, la storia dell’ultima corazzata

Conferenza il 12 settembre 2022 – Alghero sala espositiva e sala convegni del Quarter:
il 9 settembre 1943 scontri aeronavali e terrestri coinvolgono il nord della sardegna causando la perdita di 1700 marinai italiani e l’affondamento della Regia Nave ROMA e dei CT VIVALDI e DA NOLI

Largo Lo Quarter, Alghero Vecchia, Alghero, Sassari, Sardegna, 07041, Italia

 

 

 

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