Archivi categoria: Aneddoti

Agostino

di Luciano Deriu

Il mio vicino di banco si chiamava Agostino, testa ricciuta, un bosco di capelli. Eravamo svogliati. Avevamo però una brava professoressa che ci seguiva da vicino in un rapporto attento e affettuoso e così riuscivamo a cavarcela. Lui aveva prestazioni da atleta nell’unica materia che più gli piaceva, la ginnastica. Io dimostravo talvolta qualche punta di eccellenza nelle composizioni scritte. Alle volte la Professoressa leggeva il mio “tema” e faceva la faccia sorpresa: l’hai scritto tu? Sicuro? Poi partiva a leggere quel compito nella classe vicina. Continua la lettura di Agostino

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Il mozzo della Giovanni Padre

Alghero, Giugno 1949

 

Nell’atrio del Liceo Ginnasio “Giuseppe Manno” una piccola folla di studenti si accalcava di fronte alla bacheca coi risultati degli scrutini.

Uno spilungone adolescente dalla magrezza quasi ascetica scorse rapidamente la lista dei nomi, si aggiustò gli occhiali da vista sul naso aquilino e lesse la notizia che lo riguardava. Promozione alla seconda liceo. A pieni voti, con lo sconto sulle tasse (agli studenti meritevoli veniva abbuonato il pagamento delle tasse d’iscrizione all’anno successivo). Continua la lettura di Il mozzo della Giovanni Padre

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Il drammatico naufragio del “S. Silverio” nel mare di Terranova

Una testimonianza diretta di una lontana tragedia.

Il San Silverio, perdutosi in mare con dieci pescatori.

L’algherese Giovanni Masu ha oggi 96 anni. Lo incontriamo all’Associazione Marinai di Alghero. Ha un aspetto giovanile e uno sguardo profondo. Indossa un giubbotto rosso vivo ed un cappello blu scuro come fosse uscito da un ritratto di Van Gogh. Ed ha tutto l’aspetto di un uomo di mare. Ma Giovanni non è un uomo di mare e non è mai stato pescatore o marinaio. E c’è un preciso motivo. Continua la lettura di Il drammatico naufragio del “S. Silverio” nel mare di Terranova

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Un’avventura continua, senza fine.

Una mattina di Aprile di quattro anni fa ricevetti una telefonata dal Comandante Antonio che mi chiedeva di vederci. Curiosa andai all’appuntamento. Ricevetti una interessante offerta di collaborazione a bordo della m\n Freccia di cui lui è l’indiscusso e mitico Comandante. Accettai, in fondo conoscevo lui e la barca, il tipo di attività che svolge, amo il mare in tutte le sue sfaccettature, mi piace conoscere nuove persone e chi più ne ha più ne metta. Continua la lettura di Un’avventura continua, senza fine.

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Quei bravi ragazzi

La storia delle radio algheresi

A mezzogiorno del 28 marzo 1964 l’etere fu improvvisamente invaso dalla canzone dei Rolling Stones Not Fade Away.

Da una vecchia nave danese ormeggiata al largo dell’Essex, a sud est dell’Inghilterra, un radio messaggio pre-registrato annunciava “qui è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24”. Continua la lettura di Quei bravi ragazzi

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LUIGI (Ginetto) ALFONSO, L’ARAGOSTAIO

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Ginetto sulla destra sceglie i giunchi per la nassa costruita da Andrea Silvestrini (noto Andreucciu Sabatè) vicino Angelo Artissuk (noto Angelo La Morena) membro dell’equipaggio

Chi ha conosciuto “Ciù Ginetto” lo ricorda come un uomo dal fisico asciutto, con il viso che evidenziava tutte le fatiche dei pescatori di una volta, i giorni e le notti passate in barca, d’inverno e d’estate, con il sole cocente e il freddo pungente dei venti salmastri. Continua la lettura di LUIGI (Ginetto) ALFONSO, L’ARAGOSTAIO

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La grotta verde

La mia “prima volta” nella Grotta Verde

di Roberto Barbieri

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Ingresso della grotta verde

Entrai per la prima volta nella Grotta Verde nel 1970, o forse nel 71. Ero un ragazzino. Con me il mio amico “Gatto”, soprannome che ad Alghero identifica una persona più del nome anagrafico, e un altro nostro amico di cui non ricordo più ne nome ne soprannome. Ricordo però l’eccitazione della giornata, il vecchio zaino militare comprato al mercatino del mercoledì, in via XX settembre in fondo, e che mi pesava sulle spalle, ed il viaggio in autobus fino a Capo Caccia (una sola corsa giornaliera) in quanto nessuno dei tre aveva una macchina e nemmeno patente. Continua la lettura di La grotta verde

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Il giardino di Rita

di Carmelo Murgia

Se è la tua città rendila bella e pulita, se non lo è rispettala
Se è la tua città rendila bella e pulita, se non lo è rispettala

Passeggiando in vicolo Bertolotti (carrerò dels hebreus), i muri, le porte, le finestre, sono abbellite da  coloratissimi vasi di piante e fiori, realizzati da Rita e dagli abitanti di via ospedale, via Sant’Erasmo, via Santa Barbara, via Sannino, e piazza Santa Croce, utilizzando contenitori riciclati di varia natura e decorati, l’acciottolato perfettamente pulito, piante curate come in un giardino privato, un ordine e un decoro che sorprende. Rita con un piccolo gesto di civiltà, ha dimostrato che, si può cambiare radicalmente un quartiere. Gli algheresi e i turisti passeggiando per il centro storico, scoprono con meraviglia un angolo artistico di Alghero grazie a un contagioso gesto d’amore, l’idea di Rita si riassume perfettamente nell’insegna di benvenuto “Se è la tua città rendila bella e pulita, se non lo è rispettala”.

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Michele Lauro una vita da lupo di mare


Una vita da lupo di mare
Michele Lauro
Michele Lauro

Nato ad Alghero nel 1909, figlio di Angelo nativo dell’isola del Giglio ed esperto marinaio che conosceva bene la Sardegna per aver frequentato i suoi porti con i velieri che facevano la spola con la Toscana trasportando, in particolare, laterizi da Livorno (in genere tegole) e legname dall’isola. Continua la lettura di Michele Lauro una vita da lupo di mare

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La giunta delle demolizioni o del progresso?

Area della vecchia stazione ferroviaria
Area della vecchia stazione ferroviaria

Chi non è più giovanissimo ricorda certamente l’assetto urbanistico (prima della realizzazione della passeggiata Bousquet) dell’area  tra l’attuale piazzale del porto antistante il mercato del pesce e l’allora passaggio a livello di San Giovanni posizionato in prossimità dell’attuale rotonda.

L’area era sostanzialmente occupata dalla vecchia stazione ferroviaria, da alcuni fabbricati ridotti ormai a ruderi e dai binari che rappresentavano il terminale della linea ferroviari Sassari-Alghero. La viabilità era rappresentata da una strada a due corsie che collegava il centro città alla via Don Minzoni e alla spiaggia di S. Giovanni; questa si snodava prossima ai binari che a loro volta erano così vicini al mare che nel corso di mareggiate venivano invasi da sabbia e alghe. La stazione era praticamente un rudere (vedi foto) non più utilizzata e sostituita da un gabbiotto per la vendita dei biglietti posizionato di fianco. Continua la lettura di La giunta delle demolizioni o del progresso?

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