Archivi categoria: Ambiente

Il Grande Vecchio di Burantì

di Emmanuele Farris*

In località Burantì-Padre Bellu, comune di Alghero, all’interno di una proprietà privata di Giuseppe Bardino, gestita con amorevole cura, siamo stati ammessi a conoscere un patriarca vegetale di notevole interesse culturale e scientifico sicuramente per il territorio di Alghero, ma probabilmente per l’intera Sardegna e, forse, il Mediterraneo. Continua la lettura di Il Grande Vecchio di Burantì

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Attila ha cambiato idea

di Nino Monti

Non è un segreto che la politica regionale sulla Salvaguardia dell’Ambiente sia in mano a un certo Attila.

Famigerato personaggio che si è distinto in questi ultimi anni, in forza di leggi e regolamenti emanati dalla Regione Sardegna, per aver contribuito alla quasi scomparsa dei ricci di mare.

Breve storia di questa devastazione ambientale: sino a non molti anni fa la pesca di questo gustosissimo frutto di mare era libera. Chiunque, una netta minoranza comunque, poteva pescare i suoi ricci e consumarli in famiglia o con amici. Chi non poteva aveva la possibilità di comprarli dai pescatori che arrotondavano i loro guadagni con questa temporanea attività.

Particolare importante: nella tradizione isolana la stagione di pesca durava da metà dicembre a fine febbraio.

Il consumo, soprattutto nelle belle giornate, avveniva in riva al mare, in buona compagnia di focaccia e vino.

Tutto andava a meraviglia: i ricci si riproducevano con regolarità e l’equilibrio ambientale era mantenuto perfettamente.

Da qualche anno il famigerato Attila ha regolamentato, con leggi specifiche, questo tipo di pesca, inserendo alcuni elementi a dir poco demenziali:

il periodo di pesca è passato dai 2 mesi tradizionali a 6 mesi (novembre aprile), una vera idiozia.

Sono state date delle concessioni a pescatori professionisti che progressivamente sono diventati gli unici abilitati a questo tipo di pesca.

Contemporaneamente non è stato proibito l’uso di conservare la prelibata polpa in vasetto, dando luogo a una sfrenata caccia al riccio per alimentare nuovi consumi, anche extra isola, e a nuove ricette fuori dalla tradizione (spaghetti ai ricci) e altre ancora che meriterebbero l’arresto immediato (pizza ai ricci).

Questa possibilità (la conservazione in vasetto) ha scatenato anche un abusivismo delinquenziale che le autorità impegnate (Guardia Costiera, Forestale e Barracelli) nonostante l’impegno riescono a fatica a controllare.

Nel giro di qualche anno è stata fatta tabula rasa, in Alghero dove i ricci erano abbondantissimi sono introvabili. Stessa sorte in quasi tutta l’isola.

Dopo innumerevoli proteste da parte di comuni cittadini cui si sono aggiunti anche molti ristoratori, il famigerato Attila sembrava convinto a bloccare la pesca per tre anni. Il divieto doveva partire con il primo di febbraio.

D’improvviso Attila, il Devastatore,  ha cambiato idea: ha prolungato il permesso di pesca sino ad aprile.

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La Phytolacca, protagonista del verde urbano di Alghero

di Mario Consorte

Alghero, città che ambisce da sempre a qualificarsi come località turistica, ha operato, nel passato, prevalentemente nell’indirizzare l’interesse dei visitatori verso le bellezze dell’ambiente a mare e del suo centro storico e poco ha fatto nel considerare, con altrettanta attenzione, la valenza attrattiva che una migliore cura dell’arredo verde urbano le avrebbe potuto procurare . Continua la lettura di La Phytolacca, protagonista del verde urbano di Alghero

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Viaggio tra le torri costiere algheresi

di Roberto Barbieri

Non si possono raccontare le tante torri costiere che costeggiano la Sardegna senza parlare di pirati e di corsari. Le antiche Civiltà che si affacciarono sul Mediterraneo, impararono molto presto a costruire solide imbarcazione atte ad affrontare le onde. Forse le prime navi erano onerarie, ovvero usate per carichi commerciali, ma vennero presto affiancate da snelle e veloci navi da guerra. Continua la lettura di Viaggio tra le torri costiere algheresi

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Il sommozzatore corallaro, un mestiere unico al mondo

Il sommozzatore corallaro, un mestiere unico al mondo

di Roberto Barbieri

Per millenni il corallo rosso del Mediterraneo occidentale è stato pescato da arabi, catalani, provenzali,…con semplici attrezzi. Tronchi di legno, singoli o a croce, zavorrati da pietre e con attaccati tanti brandelli di rete da pesca. Questi attrezzi venivano trascinati da barche a vela e remi sopra gli scogli coralligeni, distruggendo tutto, e raccogliendo quei pochi rami di corallo che rimanevano attaccati alle maglie delle reti. Continua la lettura di Il sommozzatore corallaro, un mestiere unico al mondo

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Un allarme per la grande nacchera

Un allarme per la grande nacchera

di Roberto Barbieri

Insieme al corallo rosso ed all’aragosta, la nacchera, con la sua splendida conchiglia, è sempre stata una specie simbolo del mare di Alghero. Una volta i ruspanti locali vicino al mare, pizzerie o bar, avevano sempre, appesa su qualche muro, una rete da pesca con ammagliati astici, aragoste, tritoni e valve di nacchera. Ed appese c’erano allora anche le grandi granseole, sparite da tempo dai fondali di Capo Caccia. Continua la lettura di Un allarme per la grande nacchera

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Escursione sul monte Canistreddu

Legambiente e Storie di Alghero hanno promosso l’escursione sul monte Canistreddu nell’area naturalistica in concessione al corpo forestale. Facile da raggiungere percorrendo la strada di Scala Mala, a pochi minuti da Alghero nell’altipiano sopra il santuario di Valverde, un percorso panoramico e un bellissimo bosco con sentieri che costeggiano Rio Barca. luoghi poco frequentati e per molti algheresi ancora sconosciuti.

 

Escursione monte Canistreddu

Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu
Escursione monte Canistreddu

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Il corallo di Mirella

In riva al mare si coltiva il fiore della felicità: lo Zafferano

di Carmelo Murgia

Mirella di Gangi

L’azienda “Zaffera” nasce nel 2012 dalla passione e dalla profonda curiosità di una persona come me Mirella Di Gangi, da sempre, innamorata della terra e dell’agricoltura: un giorno, dopo aver visto un servizio in tv, sullo Zafferano della Sardegna, vengo rapita dai colori della spezia e dalla cura con cui si coltiva. Continua la lettura di Il corallo di Mirella

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Trepang e le oloturie dei nostri mari

di Roberto Barbieri

Le oloturie sono umili animali marini dall’aspetto vagamente simile ad un cetriolo. Anche se non sembra, sono strettamente imparentate con il ricci di mare e le stelle marine. Sono comuni sui fondali sabbiosi, melmosi e a posidonie dei mari italiani. Nel mare intorno alla Sardegna sono conosciute 23 specie di Oloturoidi e 7 specie di oloturie propriamente dette, tra cui la più comune e l’oloturia tubulosa (Holothuria tubulosa). Continua la lettura di Trepang e le oloturie dei nostri mari

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Primo Bacio

 Primo bacio

di Salvatore Pinna

Normalmente non amo le fotografie. La mia pigrizia mi ha suggerito la scusa: le fotografie impediscono ai ricordi di abbellirsi.

Ma faccio delle piccole eccezioni ed il parto di un’asina mi interessava. Le vedevo allontarsi e ritornare il giorno dopo con un puledrino pulito ed arzillo nonchè pienamente consapevole della rigida educazione che lo attendeva: una poppata ogni due ore ed un calcio ove non avesse rispettato i tempi. Continua la lettura di Primo Bacio

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Il ritorno di Attila

Salviamo il riccio di mare

di Nino Monti e Carmelo Murgia

Con il 30 aprile 2017 si è chiusa la campagna di pesca del riccio di mare che la legge regionale rende praticabile dal primo novembre 2016Ad onor del vero più che una campagna di pesca si è trattato di una sorta di campagna militare contro il prelibato bogamarì che lo sta portando quasi all’estinzione. Continua la lettura di Il ritorno di Attila

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Il grande vecchio di Covas

Il grande vecchio di Covas

di Salvatore Pinna

L’olivastro (olea oleaster) sulla strada di Salondra, regione Covas, è con tutta probabilità il più vecchio di Alghero ed ha una età apparente di almeno 1500 anni, anche se non quello di maggiori dimensioni, specie se confrontato con quello presente nell’oliveto davanti al convento di clausura delle Clarisse a Montagnese. Continua la lettura di Il grande vecchio di Covas

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Escursione da Villanova a Valverde

Lega ambiente Alghero e storie di Alghero hanno promosso un’escursione sul sentiero che i pellegrini villanovesi, devoti alla Madonna di Valverde, percorrevano a cavallo nel mese di maggio per raggiungere il santuario di Valverde. Ancora oggi lungo la via si trovano le indicazioni per non perdere il sentiero, piccole frecce fissate sugli alberi o su pali di legno. Continua la lettura di Escursione da Villanova a Valverde

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