Un processo per superstizione e sortilegi nell’Alghero del 1735.
di Alessandra Derriu
La nostra storia è ambientata nell’Alghero del XVIII, racchiusa nel centro storico, delimitata dal porto, dalle campagne, da qui si arriva e si riparte oltrepassando le porte della città. Le persone si muovono nei vicoli, tra chiese e palazzi, dove la gente vive, si ferma a chiacchierare alle finestre, la notte gli uomini si rifugiano nelle taverne a cercare sollievo dopo una dura giornata di lavoro. In questi luoghi la popolazione si osserva, si ascolta, e si racconta. È come se fossero ancora li quegli uomini e quelle donne, in qualche angolo dell’Alguer vella, all’incrocio dei vicoli, che parlottano per le strade, e si scambiano notizie ed informazioni. Continua la lettura di La “bruixa” Maria Cosseddu→
Una mattina di Aprile di quattro anni fa ricevetti una telefonata dal Comandante Antonio che mi chiedeva di vederci. Curiosa andai all’appuntamento. Ricevetti una interessante offerta di collaborazione a bordo della m\n Freccia di cui lui è l’indiscusso e mitico Comandante. Accettai, in fondo conoscevo lui e la barca, il tipo di attività che svolge, amo il mare in tutte le sue sfaccettature, mi piace conoscere nuove persone e chi più ne ha più ne metta. Continua la lettura di Un’avventura continua, senza fine.→
Piazza Civica o piazza del Pou Vell o piazza dell’Arsenal, 31 dicembre. Nel clima di festa del CAPODANNO DELLA MARINERIA ALGHERESE, sono state ricordate alcune figure Honor i vanto de la Marineria algueresa. Alla presenza di tante Associazioni (Omnium Cultural de l’Alguer, Ass. Lo Frontuni, Storie di Alghero, Comitato Museo del Mare, Consorzio del Porto, Ass. Naz. Marinai d’Italia, Ass. vela latina,…), il sindaco Mario Bruno ha voluto consegnare personalmente, ai famigliari di pescatori e maestri d’ascia scomparsi, un doveroso riconoscimento.
Nel 1990 Sella & Mosca compiva i primi 90 anni della sua attività; un appuntamento importante che la Direzione aziendale voleva festeggiare nel migliore dei modi. Continua la lettura di Pinuccio Sciola in Sella&Mosca→
Il Windsurf è sicuramente uno sport del secolo scorso. Una delle prime “tavole”, ovviamente molto artigianale, sembra sia stata messa in acqua a Perth (la capitale dello stato dell’Australia Occidentale) negli anni Quaranta da un ragazzo, Richard Eastaugh, che costruì una sorta di prototipo usando una vecchia canoa, dei boma di bambù e delle vele. Continua la lettura di Il windsurf ad Alghero→
A mezzogiorno del 28 marzo 1964 l’etere fu improvvisamente invaso dalla canzone dei Rolling Stones Not Fade Away.
Da una vecchia nave danese ormeggiata al largo dell’Essex, a sud est dell’Inghilterra, un radio messaggio pre-registrato annunciava “qui è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24”.Continua la lettura di Quei bravi ragazzi→
Ci si potrebbe chiedere perché mai Alghero, nonostante il suo centro storico, le antiche muraglie, le torri ed i suoi caratteristici vicoli, non abbia mai fatto da sfondo a qualche grande film. E’ infatti soltanto pochi mesi fa che è stato girato, per la prima volta, un film “importante” all’interno della città murata. Regia di Cesare Furesi. Continua la lettura di Alghero ed il grande cinema→
Il 15 ottobre scorso, durante un partecipato Convegno tenutosi nella sala del Quarter e dedicato alle grotte di Capo Caccia, abbiamo ricordato quattro figure ora scomparse che, in modo diverso, hanno tutte contribuito all’esplorazione dello straordinario complesso carsico del territorio algherese. Continua la lettura di Gli esploratori delle grotte di Capo Caccia→
Ginetto sulla destra sceglie i giunchi per la nassa costruita da Andrea Silvestrini (noto Andreucciu Sabatè) vicino Angelo Artissuk (noto Angelo La Morena) membro dell’equipaggio
Chi ha conosciuto “Ciù Ginetto” lo ricorda come un uomo dal fisico asciutto, con il viso che evidenziava tutte le fatiche dei pescatori di una volta, i giorni e le notti passate in barca, d’inverno e d’estate, con il sole cocente e il freddo pungente dei venti salmastri. Continua la lettura di LUIGI (Ginetto) ALFONSO, L’ARAGOSTAIO→
Se si parla un po’ con gli anziani pescatori algheresi, quelli che una volta stavano a giocare a carte o a biliardo nello storico Circolo Marinai di piazza Civica, emergono le tante storie di un mondo di pesca che ora non c’è più. Storie di un mare molto pescoso che sopportava pazientemente i tanti attrezzi da pesca che oggi definiremmo “poco sostenibili” e che le attuali norme in vigore vietano o regolamentano: l’ingegno per il corallo rosso, i tramagli per le aragoste, lo strascico, la pesca ombra, il gangaro, il martello per i datteri, le bombe di fabbricazione artigianale per i pesci, le trappole luminose, i forchettoni per le nacchere, il solfato di rame per i polpi, la pesca con le bombole… Continua la lettura di La spinosa questione del riccio di mare→
Nel 1984 il Comune di Alghero chiese all’ Istituto per l’Assistenza allo Sviluppo del Mezzogiorno (di cui ero presidente dal 1983) di elaborare un progetto generale per il porto turistico di Alghero. Continua la lettura di 1985 progetto di ampliamento del porto→
Nell’estate del 1916 i coniugi Brázda concludono il loro soggiorno forzato ad Alghero, durato circa un anno, e lasciano per sempre la Sardegna. Amelie Posse Brázdová e suo marito Oki Brázda, sono davvero due “turisti per caso”, almeno per quanto riguarda questo loro viaggio al Alghero di un secolo fa. Continua la lettura di Amelie ed Oki turisti per caso→
Il Signor Attila, disgraziatamente sempre presente in tutte le attività dell’uomo, questa volta si è materializzato nell’Assessorato Regionale all’Ambiente in occasione della annuale emanazione della normativa sulla pesca del riccio di mare. Continua la lettura di Attila il Barbaro→